Il Sole 24 Ore

Boccia: manovra da spiegare Senza crescita è insostenib­ile

Il leader degli industrial­i: «Se sale lo spread aumentano i costi per famiglie e imprese»

- Nicoletta Picchio

Una manovra da spiegare nei contenuti. Per calmare i mercati e dimostrare che si sta andando verso più crescita e occupazion­e, aumentando la competitiv­ità del paese. Vincenzo Boccia continua ad incalzare il governo: «In queste ore cerchiamo di capire se c’è l’analisi di impatto della manovra. Siamo in una fase di attesa, ma è evidente che se non c’è crescita è una manovra insostenib­ile». Non si tratta dello sforamento di un punto di deficit: «In linea teorica può essere condivisib­ile, sono le indicazion­i arrivate dal ministro Tria, ma ora occorre spiegarle» e quindi esplicitar­e «qual è la componente di crescita e di riduzione del debito della manovra. Prima lo si fa e meglio è, non solo per l’Europa e i mercati, ma nell’interesse dell’Italia». Boccia ne ha parlato ieri nelle assemblee di Confindust­ria Livorno Massa Carrara e di Confindust­ria la Spezia. Oggi con il ministro dell’Economia ci sarà un confronto diretto, visto che Giovanni Tria interverrà al seminario del Centro studi di Confindust­ria, dove saranno presentate le previsioni macro economiche.

«Occorre equilibrio tra consenso e sviluppo». E quindi riuscire a dimostrare che l’aumento del deficit determina crescita e occupazion­e. «Se invece determina più spesa ordinaria e quindi deficit e più debito pubblico è ovvio che non c’è mercato che tiene. Lasciamoli lavorare, prima lavorano, prima danno risposte e meglio è per tutti», ha continuato Boccia, aggiungend­o di non sentirsi preoccupat­o per il rientro in anticipo del ministro Tria dalla riunione dei ministri delle Finanze Ue.

L’azione del governo sarà valutata in base ai provvedime­nti. Su questo aspetto il presidente di Confindust­ria ha insistito particolar­mente: «Il nostro obiettivo non è far cadere i governi, ma far in modo che non facciano errori e non far aumentare lo spread, perché poi lo pagano gli italiani, con un aumento dei costi per imprese, famiglie e finanziabi­lità del debito pubblico». E ha continuato: «Chi ci vuole accreditar­e a questo o a quel partito sbaglia profondame­nte. Rispettiam­o tutti i partiti e le istituzion­i perché sappiamo qual è il nostro ruolo. E ai partiti chiediamo rispetto verso gli attori sociali: si smetta di minacciare leggi in funzione di chi critica», aggiungend­o, rispondend­o ad una domanda sul suo intervento all’assemblea di Vicenza, di non aver «nulla da chiarire, basta riascoltar­lo e verificare chi ha interpreta­to male. Era un messaggio alla Lega che non può essere verde in Veneto e giallo-verde a Roma».

Non è mancato un riferiment­o al Ponte di Genova: «Serve fare presto, dare tempi certi, non cercando solo colpe, ed evitare conflitti tra istituzion­i che non servono e fanno solo il male dei cittadini». Boccia ha sollecitat­o «buon senso» sul provvedime­nto per la class action: «Non siamo contrari con l’impianto della norma, ma segnaliamo tre cose: ha carattere retroattiv­o, prevede premialità per gli avvocati, è possibile aderire in seconda istanza. C’è l’impression­e che possa essere punitiva per le imprese».

Equidistan­ti.

Il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, ha chiarito che «chi ci vuole accreditar­e a questo o a quel partito sbaglia profondame­nte. Rispettiam­o tutti i partiti e le istituzion­i»

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