Audiovisivo, produttori in allarme sul tax credit
«Il sistema Paese fatica a funzionare. Si producono provvedimenti lungimiranti, ma in fase attuativa rischiano di disperdersi e vanificare tutti gli sforzi fatti. Nel caso del tax credit per le produzioni audiovisive il ministero dei Beni culturali ha ottemperato ai suoi aspetti organizzativi, ma a oggi nessun produttore può avere accesso al tax credit». Il presidente dell’associazione di produttori televisivi Giancarlo Leone lancia l’allarme su quello che ritiene «un problema importante per il settore». Il tutto, spiega Leone, perché «manca un codice tributo che deve essere comunicato dall’Agenzia delle Entrate al Mibact». Un inghippo che «sta fermando l’applicazione di quanto previsto dalla Legge di riforma per il cinema e l’audiovisivo, la legge Franceschini» che quanto a tax credit prevede fino al 30% per costo complessivo di produzione – televisiva, ma anche cinematografica – per una dote «di 128 milioni complessivi per il 2018». Secondo fonti vicine agli ambienti del Mibact, il Ministero avrebbe ben chiaro il problema, si sta facendo pressione sul tema all’agenzia delle Entrate e comunque si sta lavorando in sinergia a livello ministeriale. Nelle more, qualsiasi scadenza dei termini dovrebbe essere prorogata.
L’inghippo. il presidente Apt Giancarlo Leone: Tutto fermo per un codice tributo