Enel X rivoluziona la bolletta elettrica Sarà premiato chi consuma meno
Dagli Usa la tecnologia per i programmi di demand response L’ad Venturini: per le utility cruciale la sfida della flessibilità
Sono già 119 i megawatt che da circa un anno a questa parte partecipano ad una più efficiente gestione del dispacciamento di energia attraverso i servizi forniti da Enel X. Clienti industriali ai quali la utility italiana, avvalendosi della tecnologia e dell’advisory forniti dalla società di Boston EnerNOC acquisita lo scorso anno, consiglia come ridurre consumi e costi di energia partecipando ai programmi di demand response. Terna sta sperimentando questi servizi dal 2017 (in tutto messi all’asta sinora 500 megawatt, ma potrebbero raddoppiare nell'arco di un anno) attraverso bandi con i quali mette a gara la disponibilità a ottimizzare i flussi da e verso la rete “comprando” la disponibilità dei clienti – oggi prevalentemente imprese, ma domani anche le famiglie – a ridurre in tempi stabiliti i consumi di energia. Oppure regolando la cessione di potenza alla rete attraverso impianti rinnovabili o auto elettriche nella fase di ricarica (vehicle to grid).
Enel X sta gestendo attraverso EnerNOC questa domanda aggregata. «Il valore aggiunto che possiamo fornire in questi servizi, che nel breve periodo si espanderanno sempre più riducendo i consumi per chi vi accede, è nella tecnologia
all’Asia e all’Europa
fornita ma anche nella capacità di consigliare l'impresa su come limitare in modo efficiente i prelievi».
A spiegare l’innovazione introdotta sul mercato italiano è Francesco Venturini, Ceo di Enel X, che lunedì a Boston ha presentato il rebranding di EnerNOC, una realtà che annovera circa 5 mila clienti (14 mila siti di domanda aggregata tra produttori e consumatori) tra USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Corea, Taiwan Giappone, UK, Irlanda e Polonia. E, da quando è arrivata Enel X, anche Italia e Cile. «In programma c’è l’espansione negli altri paesi del Sudamerica nei quali è presente Enel - ha spiegato il vice presidente Christian Weeks -. Attraverso i nostri hub di Boston e di Dublino gestiamo le interazioni con i clienti e le modalità di modulazione dei consumi. La nostra esperienza dimostra che l’opportunità di “vendere” disponibilità a ridurre i consumi (il cliente incassa una somma fissa in anticipo per la disponibilità ma viene pagato anche quando rispetta il minor consumo nel momento del picco di domanda sulla rete, ndr) è un vantaggio per chi gestisce la rete ma soprattutto si traduce in un risparmio effettivo per il cliente finale».
Tra i grandi clienti di EnerNOC ci sono General Motors, Alcoa e società di real estate. In Italia EnerNOC (da martedì ribattezzata con il brand Enel X) « è il principale aggregatore di domanda, e cioè è in grado di mettere assieme e garantire al gestore della rete il rispetto degli impegni da parte di un numero allargato di clienti» continua Venturini. La sperimentazione pare stia andando molto bene e l’Autorità per l’energia potrebbe valutare di ridurre la fase sperimentale da due a un anno. «Abbiamo deciso di comprare EnerNOC - ha detto il manager - perché eravamo alla ricerca di un modo per immettere flessibilità nella rete e di talenti speciali. E questo nonostante il fatto che una utility vede di norma un aggregatore come fumo negli occhi. Ma il mercato va in quella direzione ed è necessario muoversi oggi per poter essere in prima linea in futuro».
A un anno e mezzo dalla costituzione Enel X, società dei servizi innovativi del gruppo Enel, ha raggiunto un fatturato di 1,2 miliardi con 2.200 dipendenti in tutto il mondo. La società è fortemente impegnata nella mobilità elettrica, con la realizzazione dell’infrastruttura di ricarica in tutto il Paese. La diffusione delle auto elettriche è un’altra strada che porta alla flessibilità: Venturini ha raccontato che la scorsa estate oltre la metà dei download della App Enel X per la ricarica di vetture elettriche è stata fatta da turisti stranieri in viaggio nella penisola italiana.