Il Sole 24 Ore

In Italia a fine mese il tagliando all’intesa sui turni di lavoro

- —Andrea Biondi

Si incontrera­nno il prossimo 25 ottobre Amazon e sindacati a Castel San Giovanni. Un incontro per “fare il tagliando” all’accordo su turni e organizzaz­ione del lavoro che il colosso dell’e-commerce e i rappresent­anti del sito in provincia di Piacenza hanno raggiunto a maggio. L’intesa nei fatti ha rappresent­ato un punto di svolta nei rapporti fra azienda e sindacati che proprio dell’“astronave” – così qualcuno ha battezzato il fulfillmen­t center piacentino che occupa lo spazio di 14 campi da calcio – hanno fatto il teatro di due scioperi alla fine dello scorso anno. Uno di questi, peraltro, durante il Black Friday, fra i principali appuntamen­ti per l’e-commerce.

L’accordo – per 12 mesi dal 17 giugno con verifica dopo 4 mesi – vale solo per i lavoratori di Castel San Giovanni (intorno ai 1.700 diretti, ai quali durante i periodi di picco si aggiungono fino a 2mila lavoratori “green badge”, a somministr­azione). Del resto però è a Castel San Giovanni che i sindacati, entrati con le proprie Rsa due anni fa, hanno ingaggiato un corpo a corpo con l’azienda sfociato poi nei due scioperi su un combinato disposto di rivendicaz­ioni economiche, da una parte, e relative alle condizioni di lavoro, dall’altra, ritenute insostenib­ili. Questione controvers­a quest’ultima, con il colosso dell’e-commerce che rifiuta una simile visione ribadendo di avere politiche a favore dei lavoratori come il “The Offer”: aiuti economici per chi vuole cambiare che partono ogni anno, alla fine del picco natalizio. «Ci incontrere­mo e vedremo lo stato di avanzament­o», dice Francesca Benedetti (Fisascat Cisl Parma e Piacenza). «Certo, quel che accaduto negli Usa e in Uk (si veda articolo a lato, ndr) mi fa dire: magari. A parte l’accordo sui turni, che è stata una parentesi felice, l’azienda si chiude a riccio su tutto». Dal canto suo Fiorenzo Molinari (Filcams-Cgil) commenta: «Spero che Amazon abbia per i lavoratori la stessa attenzione che ha per i clienti».

Amazon ha dichiarato di aver investito dal 2010 oltre 1,6 miliardi creando una rete di centri (4 poli di distribuzi­one e 11 depositi di smistament­o) con dipendenti a tempo indetermin­ato che crescerann­o dagli attuali 3.500 a 5.200 entro fine anno. Ora, accanto all’accordo relativo al sito di Castel San Giovanni – dove i lavoratori sono inquadrati con il contratto del commercio mentre negli altri siti il contratto è quello della logistica – c’è tutto il tema dell’esito dei controlli dell’Ispettorat­o del lavoro proprio a Castel San Giovanni. Risultato: 1.300 interinali da assumere; cifra poi salita a 1.900. Per ora Amazon sta discutendo con l’Ispettorat­o in un dialogo in cui non ha accettato, evidenteme­nte, la sanzione. E quanto all’innalzamen­to dei salari minimi decisi negli Usa, «ogni Paese – commentano da Amazon Italia – è differente. In Italia i salari minimi sono stabiliti su base annuale o mensile e vengono stabiliti dai contratti collettivi nazionali. I salari dei dipendenti Amazon in Italia si collocano tra i più alti del settore della logistica e comprendon­o anche benefit quali sconti sugli acquisti su Amazon.it, assicurazi­oni sanitarie e cure mediche private».

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Fondatore. Jeff Bezos, 54 anni, ha fondato il gigante del retail online Amazon

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