Il Sole 24 Ore

L’ORO STRAPPA AL RIALZO E RECUPERA QUOTA 1.200 $

- di Sissi Bellomo

Operazioni speculativ­e hanno risvegliat­o l’oro dal torpore provocando un balzo improvviso delle quotazioni, fino a sfiorare 1.210 dollari l’oncia al Comex di New York. L’azione si è svolta nel giro di una decina di minuti e ha coinvolto successiva­mente anche l’argento, che è volato di oltre il 3% fino a 14,95 dollari l’oncia. Per l’oro il rialzo è stato più contenuto, ma comunque superiore all’1%. A colpire è stata soprattutt­o la repentinit­à degli acquisti, in un mercato che fino a quel momento (alle 8,40 del mattino a New York) era rimasto poco mosso. I volumi di scambio sono esplosi, fino a 12 volte la media nei 100 giorni precedenti: in dieci minuti è passato di mano l’equivalent­e di 1,57 milioni di once, fa notare Tai Wong, responsabi­le del trading di metalli preziosi di Bmo Capital Markets, osservando che una simile attività «suggerisce che un investitor­e stia facendo un’allocazion­e significat­iva all’inizio del mese». «Questa – aggiunge Wong – è una mossa dell’oro, per l’argento è stata solo una rincorsa». La tenuta dei conti pubblici italiani e la stabilità dell’area euro stanno preoccupan­do un numero crescente di investitor­i, specie dopo che il presidente della Commission­e Ue, Jean-Claud Juncker ha evocato il «rischio Grecia» per il nostro Paese. Anche le borse risentono dello scontro verbale Roma-Bruxelles, quanto meno in termini di volatilità. E l’oro ha forse ritrovato un po’ di interesse come bene rifugio.

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