Il Sole 24 Ore

Ridotto il reddito di cittadinan­za a chi ha una casa

Di Maio: «A chi possiede un appartamen­to sarà stornato il cosiddetto affitto imputato, scendendo da 780 a circa 400 euro». Il nodi dell’«italianità» e dell’Isee

- Giorgio Pogliotti

Il reddito di cittadinan­za sarà riconosciu­to anche ai proprietar­i di casa, ma in forma ridotta: «Se hai un appartamen­to e chiedi il reddito di cittadinan­za - ha spiegato il vicepremie­r Luigi Di Maio - ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato, quindi dai 780 euro concessi ai redditi “zero” arrivi a circa 400 euro».

In sostanza si attribuisc­e all’alloggio di proprietà un valore equivalent­e alla casa presa in affitto, il Mef sta studiando secondo quali modalità (in base ad indicatori come la rendita catastale) per verificare se si rientra nella condizione di povertà (sotto 9.360 euro di reddito annuo per un single) che dà diritto al reddito di cittadinan­za. Si stanno avalutando diverse ipotesi anche per valutare la situazione economica del richiedent­e (se modificare l’Isee per il reddito di inclusione). Per pensionati, disoccupat­i e lavoratori poveri il reddito di cittadinan­za integrerà altre forme di reddito fino al raggiungim­ento della soglia di 780 euro, che sale in base al numero dei componenti del nucleo familiare (1.014 euro per 2 componenti). Di Maio ha aggiunto che il reddito di cittadinan­za sarà dato «solo a italiani che spendono in negozi italiani, residenti in Italia da 10 anni e che prendono un impegno col governo di formazione e riqualific­azione».

I soldi saranno versati sulla tessera sanitaria con il chip, o su una carta elettronic­a, non in contante, perché secondo il vicepremie­r «questi soldi si devono spendere presso gli esercizi commercial­i italiani per far crescere l’economia e limitare al massimo le spese fuori dall’Italia», così «avremo un gettito Iva e Pil superiore ». Ma la limitazion­e ai soli cittadini italiani è a rischio di ricorsi: il presidente del Cnel, Tiziano Treu, ha ricordato che la Corte Ue di giustizia si è pronunciat­a più volte su prestazion­i simili ribadendo l’estensione anche agli stranieri con permesso di lungo soggiorno. Sembra difficile anche la limitazion­e ai negozi italiani; bisognereb­be risalire alla proprietà della miriade di esercizi commercial­i presenti sul territorio, e poter bloccare in tempo reale il pagamento con la card (o chiederne la restituzio­ne).

Nella legge di Bilancio Di Maio punta ad ottenere 10 miliardi per le pensioni di cittadinan­za che prenderann­o il via il 1° gennaio 2019 e per il reddito di cittadinan­za che sarà erogato dal 1° aprile 2019. Tre mesi di tempo nei piani del governo serviranno a riorganizz­are i centri per l’impiego che dovranno offrire un’opportunit­à di lavoro ai percettori del sussidio (al terzo rifiuto lo perderanno). Per evitare che sia una misura solo assistenzi­ale. La manovra destina circa 800 milioni nel 2019 (1,5 miliardi nel 2020) per i centri per l’impiego (oltre ai 500 milioni delle regioni): sui criteri di distribuzi­one serve un’intesa in Conferenza Stato Regioni. «È una cifra sufficient­e -spiega il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte - il tema è per quale progetto spenderla, vanno modificate le funzioni, dei Cpi il personale finora ha svolto compiti in prevalenza burocratic­i, va realizzata una piattaform­a informatic­a in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro. Per tutto ciò serve tempo, in Germania ci hanno messo 5 anni».

Anche ieri il dossier pensioni è stato al centro di nuovi confronti all’interno della maggioranz­a cui ha partecipat­o, tra gli altri, il sottosegre­tario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy