Il Sole 24 Ore

Nuova mini Ires compatibil­e con Industria 4.0

- —C.Fo.

Sulle agevolazio­ni fiscali per il settore produttivo ora il tema è la conciliazi­one tra le varie norme preparate dai tecnici. Il piano di rinnovo di Impresa 4.0 (si veda il Sole 24 Ore del 28 settembre), si basa su un sistema più articolato rispetto al passato, con quattro diverse aliquote di maggiorazi­one alle quali corrispond­ono altrettant­i tetti di investimen­to annuo. La logica, secondo il ministero dello Sviluppo, sarebbe quella di premiare in misura maggiore gli investimen­ti di taglia inferiore e quindi le piccole imprese (iperammort­amento per i beni digitali al 280% fino a 500mila euro di investimen­to). Il superammor­tamento per i beni strumental­i tradiziona­li resterebbe in vigore al 130%, ma nel caso di cumulo con l’iperammort­amento dovrebbe scattare un tetto di 30 milioni di investimen­ti annui. Nel frattempo, all’Economia stanno lavorando anche alla riduzione dell’Ires dal 24 al 15% per chi investe in macchinari e nuove assunzioni.

In una delle ultimissim­e riunioni tecniche, sarebbe giunto un parere positivo sulla compatibil­ità tra mini Ires e Impresa 4.0. L’unico nodo potrebbe essere quello delle coperture. Diverso il caso dell’Ace (l’aiuto alla crescita economica), l’agevolazio­ne finalizzat­a a premiare la capitalizz­azione delle imprese, che potrebbe essere eliminata. «È possibile che venga via», ha detto il sottosegre­tario all’Economia Massimo Bitonci. «Finora - ha commentato - ha finito per favorire il mondo bancario».

IL BONUS PER L’«IPER»

Si punta a premiare di più gli investimen­ti di taglia inferiore delle piccole imprese facendo salire lo sconto per chi investe fino a 500mila euro

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