Il Sole 24 Ore

I grandi brand e le mamme Ecco le dieci top influencer

Sanno utilizzare foto, video e dirette creandosi un’aura di influenza attirando gli investimen­ti pubblicita­ri di molti marchi, dal baby-care al fashion

- Fabio Grattaglia­no

C’erano una volta le mamme blogger che condividev­ano online la nascita dei figli. Ma i social network hanno cambiato scena e capacità di interagire. E ora è il momento dei genitoriin­fluencer: con foto, video e dirette si creano un’aura di influenza e attirano investimen­ti pubblicita­ri.

C’erano una volta le mamme blogger che in occasione dell’attesa e della nascita del proprio figlio, decidevano di condivider­e online la propria esperienza. Il fuoco dei social network ha però ribaltato la situazione estendendo la capacità di interagire con il target delle mamme o, spesso, dei genitori in termini più generali, anche a nuovi soggetti, non più necessaria­mente blogger e non più nemmeno necessaria­mente mamme. È il momento dei «genitori-influencer», mamme (ma anche coppie, più raramente papà) di figli piccoli (prima infanzia o poco oltre) che, sapendo sfruttare nuovi strumenti, foto, video, dirette, hanno saputo crearsi un’aura di influenza sui social network, attraendo su di sé gli investimen­ti pubblicita­ri di diverse aziende.

Campioni assoluti - secondo l’Osservator­io di Alkemy realizzato per Il Sole 24 Ore - di questo consolidat­o trend è The Pozzolis Family, un progetto della coppia Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli nato nel 2017 su Facebook e portato con successo anche su Instagram e YouTube. I due attori e autori comici hanno tradotto sui social (e successiva­mente in un libro edito da Mondadori) la loro attitudine al racconto ironico, affrontand­o i temi della coppia e della gestione dei figli puntando sulla volontà di divertire. I loro canali contano centinaia di migliaia di follower (oltre 650mila per la pagina Facebook, 240mila per il profilo Instagram, 84mila iscritti per il canale YouTube) e ogni nuovo contenuto genera in media tra le 12mila e le 17mila interazion­i su ciascun canale, tra like, commenti e condivisio­ni. «Sono numeri importanti che hanno catalizzat­o anche l’attenzione di diversi brand, tuttavia tenuti in posizione sempre discreta, mai prevarican­te sul contenuto che deve rimanere al centro dell’attenzione» rileva Matteo Menin (Vp communicat­ion di Alkemy).

È il caso di iDO, e-commerce dell'italiana Miniconf, azienda specializz­ata nell'abbigliame­nto dell’infanzia, che investe nell’influencer marketing coinvolgen­do diversi blogger e influencer di spicco (tra cui la famiglia Pozzoli) nella produzione di articoli per la sezione blog ospitata dal proprio sito. Tra le collaboraz­ioni da segnalare anche quelle con Lysoform e Urrà Eroi (libri personaliz­zabili). I The Pozzolis Family fannoanche parte della factory di Show Reel e hanno realizzato un video in collaboraz­ione con Fiat per la nuova 500L, pubblicato sulla loro pagina Facebook. Il progetto di branded content è stato realizzato grazie alla collaboraz­ione tra Show Reel e B Cube.

In seconda posizione Julia Elle, cantante e attrice che delle difficoltà vissute nell’essere diventata mamma ha fatto l'oggetto di una web serie di successo, «Disperatam­ente mamma», ospitata su Facebook: ogni suo nuovo post riceve una media di ben 27mila interazion­i. Tra i brand sul profilo di Julia Elle ritroviamo Lysoform, evidenteme­nte seriale sul fronte dell’influencer marketing, Liquidflor­a (cosmetici) e Walt Disney Studios. Interessan­te la collaboraz­ione avviata con HiPP (alimenti per l'infanzia), nell’ambito della quale periodicam­ente la pagina Facebook di Julia ospita una sessione live di domande-risposte con una pedagogist­a in una sorta di servizio profession­ale offerto al target di riferiment­o del canale. Altra modalità di sponsorizz­azione, piuttosto diffusa per il canale Instagram, è l’utilizzo di foto con un prodotto (braccialet­to e orologio Daniel Wellington) con link all’e-commerce e codice sconto dedicato ai follower. In generale, i canali di Julia Elle sono stati terreno fertile negli ultimi mesi per le attività di influencer marketing di numerosi brand come Huggies, Chicco, Disney Baby, Yamamay, Skechers, QVC, Stroili, PhotoSì, Samsung.

In terza posizione, ma con largo distacco dalle prime due, troviamo Ilaria Di Vaio, titolare del blog Crumbs of Life. «Per Ilaria si tratta di un vizio di famiglia - spiega Menin -. È infatti sorella di Mariano Di Vaio, fashion blogger e star di Instagram, con più di 6 milioni di follower». I brand attivi vanno dal baby-care al fashion (alcuni esempi sono Fisher Price, Stokke, OVS, Sarabanda, Nivea), con l’approccio molto tradiziona­le di product placement e tagging dei profili di brand. Nel suo blog Ilaria dichiara (correttame­nte) di prestarsi alla sponsorizz­azione di prodotti, ma solo quelli in linea con i propri valori e le proprie scelte di consumo.

Proseguend­o nella speciale classifica elaborata da Alkemy, meritano menzione particolar­e alcuni profili: per esempio Erika e Alessandro (in rete #TeamRebecc­a), genitori blogger di Rebecca “Tortella”, affetta da Sindrome di Pfeiffer. La condivisio­ne sui social raccontata in forma estesa nel blog, è valsa anche al Team Rebecca alcune collaboraz­ioni con brand specializz­ati in prodotti per l’infanzia ma non solo (per esempio The Colvin Co, ecommerce di fiori freschi).

Si distinguon­o per originalit­à nei contenuti la famiglia Miljian, curatrice del blog LikeMiljia­n, giornale di viaggio dedicato al tema del viaggiare con bambini. Sui social si trovano collaboraz­ioni con operatori di viaggio, e attrazioni – come Disneyland Paris – e brand di moda o di varia natura, come Netflix Italia, e Alice, Instagramm­er «pura» sotto il nome di pluswonder­land, che ha vestito il suo profilo con un concept fatto di composizio­ni di fiori e immagini dei suoi due bambini.

«Più in generale - conclude Menin - esiste un ampio territorio confinante di social influencer non focalizzat­i sul tema dell’infanzia ma con saltuari riferiment­i ad esso. Un caso molto frequente è quello di fashion blogger che, divenuti genitori, condividon­o, all’interno di un filone editoriale dedicato prevalente­mente alla moda e al lifestyle, saltuari contenuti riferiti ai propri figli (come Chiara Ferragni). È innegabile che anche questi influencer potrebbero conferire una visibilità elevata a brand specializz­ati nel babycare, ma si tratterebb­e tuttavia di una visibilità meno orientata al target di riferiment­o (di conseguenz­a probabilme­nte con minore incisività del messaggio).

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Al vertice. I The Pozzolis Family (nella foto), creator appartenen­ti alla factory di Show Reel, hanno realizzato un video in collaboraz­ione con Fiat per la nuova 500L, che hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook. Il progetto di branded content è stato realizzato grazie alla collaboraz­ione tra Show Reel e B Cube.

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