Nelle Marche il bancario diventa «smart»
Nel polo di Macerata (ex Banca Marche) del gruppo Ubi l’incontro tra tecnologia e nuove modalità di lavoro, che hanno reso possibili smart working e coworking, consentirà di gestire le ricadute della riorganizzazione del polo e i disagi della mobilità peri 92 lavoratori coinvolti nel trasferimento delle attività di Ubi sistemi e servizi da Macerata a Jesi. Il gruppo bancario individuerà due spazi di co-working a Macerata e Civitanova Marche, dove i lavoratori potranno svolgere il loro lavoro per 10giornialmese,senzadoverraggiungerelasede di Jesi. Gli altri giorni dovranno invece spostarsi e proprio per questo la banca ha deciso di offrire un servizio di navette aziendali e di prevedere un’elasticità di orario con 30 minuti di flessibilità in ingresso e in uscita, oltre alla possibilità di accedere a contratti part time. L’accordo è stato siglato ieri dalla banca con Fabi, Fisac, First, Uilca, Unisin Falcri Silcea Sinfub. L’intesa prevede anche percorsi di formazione per favorire la riconversione, riqualificazione e ricollocazione delle persone. «Riuscire a gestire queste pesanti ristrutturazioni aziendali è sempre più difficile – dichiara Paolo Citterio, coordinatore Fabi gruppo Ubi - ma al termine di un lungo negoziato con l’azienda siamo riusciti a limitare al massimo i disagi che l’operazione comporta per i tanti lavoratori coinvolti».