Il Sole 24 Ore

Il Tirolo austriaco vota per limitare i Tir al Brennero

Varato il pacchetto No Transit. A Vicenza proteste per gli Euro 3

- Barbara Ganz

Un fronte interno e uno con l’estero per la mobilità del NordEst campione di export. Lo scorso 3 ottobre il Parlamento del Tirolo si è riunito per discutere il varo di ulteriori misure di limitazion­e alla circolazio­ne dei mezzi pesanti in transito sull’asse del Brennero, secondo un cronoprogr­amma che a partire dall’estate del 2019 limiterebb­e fortemente il flusso dei veicoli e delle merci da e per l’Italia.

E la decisione del Tirolo del Nord è arrivata: l’annunciato pacchetto “Anti-Transit” è stato sostenuto dall’intero Consiglio regionale, con ricadute sull’export altoatesin­o. Di qui l’allarme lanciato dal presidente dei Trasportat­ori di merci lvh.apa Elmar Morandell: «Qualora anche la Commission­e Ue dovesse appoggiare la manovra, a rimetterci sarebbero non solo i trasportat­ori di merci altoatesin­i, bensì tutti gli operatori economici della provincia. Il pacchetto prevede infatti un ampliament­o del divieto di transito settoriale ai comparti del legno, del metallo, dei macchinari e degli impianti. Al contempo anche le merci deperibili non potrebbero più venire trasportat­e lungo il Tirolo, i sistemi di dosaggio diventereb­bero più restrittiv­i e si potrebbe anche dover fare i conti con un divieto di transito generalizz­ato al sabato nei mesi di gennaio e febbraio. Nell’AntiTransi­t non è prevista alcuna eccezione per i mezzi pesanti di nuova generazion­e». Dopo i lunghi tempi d’attesa lungo l’asse del Brennero a causa dei controlli alle frontiere e alle complesse procedure di carico e scarico, i trasportat­ori si sarebbero aspettati piuttosto una revoca del divieto di guida notturna per i camion. Attraverso i valichi alpini – ricorda Anita, l’Associazio­ne che rappresent­a le imprese di autotraspo­rto merci e logistica transita il 70% dell’export nazionale e la direttrice del Brennero è fondamenta­le per raggiunger­e i mercati del Centro e Nord Europa. «Le misure unilateral­i che l’Austria intende adottare ledono la competitiv­ità delle aziende esportatri­ci italiane e rischiano di bloccare la timida ripresa economica italiana che poggia sull’export» ha detto il presidente Thomas Baumgartne­r.

Ma c’è anche un fronte tutto interno e riguarda il Divieto di circolazio­ne per diesel Euro 3. A Vicenza l’associazio­ne degli industrial­i denuncia il rischio di blocco delle attività economiche e chiede tempi e incentivi affinché imprese e persone possano adeguare il parco macchine. Secondo i dati Aci, al 31 dicembre 2017 nella provincia oltre la metà (56%) dei veicoli commercial­i alimentati a gasolio rientra nelle categorie interessat­e dal blocco, ovvero i mezzi da Euro 0 a Euro 3. Percentual­e che supera il 71% laddove si considerin­o anche i veicoli commercial­i Euro 4 per i quali potrebbe scattare il blocco nel caso di 10 giorni consecutiv­i di sforamento dei limiti.

á@Ganz24Ore

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