Sei milioni di palloncini al giorno Così Gemar è prima in Europa
L’azienda nata a fine 800 a Casalvieri è tra i maggiori tre produttori al mondo Fatturato annuo a quota 30 milioni - L’obiettivo è crescere in Cina
Da una piccola azienda artigianale nata alla fine dell’800 fino a diventare uno dei primi tre produttori mondiali di palloncini. In mezzo, una tradizione familiare che ha attraversato quattro generazioni, rimasta al 100% made in Italy e ancorata al suo territorio, Casalvieri, in provincia di Frosinone. Oggi la Gemar produce 6,5 milioni di palloncini al giorno (erano 5 milioni nel 2009), con un fatturato di 30 milioni l’anno (18 milioni nel 2009) e 147 dipendenti (97 nel 2009). Il tutto si svolge ancora nello stabilimento di Casalvieri, arrivato dopo successivi ampliamenti (l’ultimo, di 3.500 metri quadri, l’anno scorso) a coprire 17mila metri quadri.
«La nostra forza è l’attenzione alla qualità del prodotto e la flessibilità che possiamo garantire al cliente: sono in pochi a poter produrre milioni di palloncini in pochi giorni in base alle richieste», spiega Genesio Rocca, vicepresidente della Gemar e figlio dell’attuale presidente, Angelo Rocca. «Con la tracciabilità e la certificazione siamo in grado di assicurare la qualità dei nostri palloncini. A livello di produzione siamo i primi in Europa e tra i primi tre a livello mondiale», aggiunge.
La Gemar ha radici alla fine dell’800, quando il giovanissimo Angelo
GENESIO ROCCA
Per il vicepresidente della Gemar uno dei punti di forza dell’azienda è l’innovazione
Dalle edicole alla pubblicità.
Gemar ha una produzione di palloncini di 35 forme e misure, per 80 colori diversi. A sinistra, lo staff dell’azienda al Moscow Balloon Fest (in altro un’altra delle creazioni presentate)
Rocca (il bisnonno di Genesio) da Casalvieri emigra a Marsiglia, in Francia, nelle cui strade vende palloncini per guadagnarsi da vivere. Nel 1900 Angelo Rocca decide di tornare dalla Francia a Casalvieri e mettere in piedi, insieme ai suoi parenti, una produzione artigianale di palloncini in gomma (allora il prodotto si ricavava direttamente ritagliando e incollando i fogli di gomma tra loro). La prima svolta avviene nel 1953, dopo la seconda guerra mondiale, quando Genesio Rocca, uno dei numerosi figli di Angelo, lascia l’attività del padre per fondare la ditta Cav. Genesio Rocca. Proprio lui, nel 1970, compra i primi macchinari per industrializzare la produzione.
Proprio l’occhio all’innovazione è stata, ed è tutt’ora, una delle punte di diamante dell’azienda che ha permesso di ribattere colpo su colpo alla concorrenza internazionale, che si è fatta sempre più agguerrita. In media, ogni anno il 5% del fatturato della Gemar è investito in ricerca e sviluppo, per migliorare la qualità del prodotto e facilitare il processo produttivo.
Nel 1977 Genesio muore in un incidente stradale e il timone dell’azienda passa al primogenito Angelo. Sarà lui a fondare nel 1990 l’attuale