Il Sole 24 Ore

L’istituto diventa Spa e aumenta il capitale

Il 16 dicembre l’assemblea, poi un rafforzame­nto atteso tra 250 e 350 milioni

- —L. D.

Prima la trasformaz­ione in Spa, fissata per il prossimo 16 dicembre. Poi l’aumento di capitale, che al momento resta stimato tra i 250 e i 350 milioni, anche se qualcuno stima che l’asticella possa essere ritoccata al rialzo. Banca Popolare di Bari procede a tappe forzate sulla strada di un risanament­o chiesto da Banca d’Italia, e imposto - sul fronte della trasformaz­ione societaria dalla legge sulle Popolari. La banca pugliese, insieme a Popolare di Sondrio, è l’ultima delle grandi banche cooperativ­e italiane a non aver ancora completato la trasformaz­ione in società per azioni, oramai imminente dopo che la sentenza della Consulta ha respinto le istanze di costituzio­nalità sollevate sulla riforma voluta dal Governo Renzi. Resta da attendere la sentenza di merito da parte del Consiglio di Stato, attesa dopo l’udienza fissata per il 18 ottobre, cui toccherà sciogliere il nodo del diritto di recesso. Ma la strada verso la trasformaz­ione è tracciata. Più sfidante è il passaggio del rafforzame­nto patrimonia­le, che è finalizzat­o ad agevolare la pulizia dai crediti deteriorat­i. Qualcuno confida nell’intervento di un “cavaliere bianco”, ipotesi che al momento però non sembra di facile realizzazi­one, anche perchè l’acquisto sarebbe effettuato a valori ben diversi da quelli attuali. E con strascichi pesanti per chi oggi vi ha investito. Il punto di arrivo resta la quotazione: a Bari confidano di arrivarci nel giro di 2-3 anni. Vigilanza permettend­o.

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