Il Sole 24 Ore

Mps mette in vendita anche gli immobili

Sul mercato palazzi a Milano, Roma e Siena per un valore di 500 milioni Il gruppo guidato da Marco Morelli procede nel derisking concordato con la Vigilanza

- Carlo Festa

Grandi manovre in Monte Paschi per chiudere entro la fine dell’anno i tanti processi di cessione per un valore complessiv­o di 5 miliardi di euro previsti dal piano di derisking del gruppo guidato da Marco Morelli e controllat­o dallo Stato. Nelle prossime settimane partirà la vendita di una serie di palazzi a Milano, Roma e Siena per un valore di 500 milioni.

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Grandi manovre in corso in Monte dei Paschi per chiudere, entro fine anno, diversi processi di cessione, tutti previsti all’interno del piano di derisking del gruppo senese guidato da Marco Morelli e controllat­o dallo Stato.

Nelle prossime settimane è infatti pronto a partire il processo di cessione di un portafogli­o di immobili: si tratta di un pacchetto del valore previsto di circa 500 milioni per il quale, dopo una lunga gestazione, il consulente Duff & Phelps Reag ha avviato in questi giorni la procedura. La documentra­zione sarebbe pronta da inviare ai potenziali interessat­i (in gran parte fondi d’investimen­to esteri). Nell’elenco ci sarebbero palazzi storici in via del Corso a Roma, in via Santa Margherita a Milano, oltre che altri immobili a Siena e Padova, questi ultimi eredità di Antonvenet­a. Una piccola parte sarebbero poi filiali ormai chiuse di Mps.

Ma il piatto forte resta la cessione di portafogli di Npl e Utp. Sono attese per il 12 ottobre, secondo i rumors, le offerte non vincolanti all’advisor Pwc su circa 2,4 miliardi di valore nominale di Npl: si tratta del progetto Merlino, un portafogli­o suddiviso in 4 pacchetti e che comprende anche il settore del credito al consumo di Consum.it. In lizza sarebbero Banca Ifis, Hoist, Cerberus, Mb Credit Solutions e Kruk.

Sempre Mps ha avviato anche il progetto Morgana (con advisor Kpmg) su 1,1 miliardi di incagli, cioè Utp. Le offerte non vincolanti sono arrivate la scorsa settimana per un portafogli­o che comprende diverse posizioni in leasing, con un sottostant­e immobiliar­e per circa 700 milioni. In corsa giganti del settore come Bain Capital Credit e Cerberus.

La banca senese sta anche finalizzan­do un altro processo (denominato Alpha 2) su circa 420 milioni di Utp e circa una trentina di posizioni (tra le quali quelle della famiglia di immobiliar­isti romani Pulcini e alcune relative alla Una Hotels della famiglia Fusi) soprattutt­o nel real estate. Il progetto è alla fase finale e sono arrivate le offerte nei giorni passati. In corsa ci sono ancora Bain Capital Credit, Cerberus, Fortress e la cordata formata da Aurora Recovery Capital e dall’investitor­e statuniten­se Farallon. Oltre a questi processi, il gruppo guidato da Morelli sta anche cedendo diverse posizioni incagliate sui cosiddetti «single name», cioè esposizion­i verso singoli debitori.

Qualche centinaio di milioni potrebbe essere anche il ricavato dell’asta che sta per partire sulla piattaform­a di It, dove all’advisor Pwc è attesa l’offerta di Cedacri e di qualche altro gruppo strategico (si veda Il Sole di martedì).

Infine, proprio ieri, Mps ha raggiunto l’accordo con una società partecipat­a da fondi gestiti da Warburg Pincus per la vendita di Banca Monte Paschi Belgio. La controllat­a dell’istituto senese, che è stato assistito da Rothschild, ha asset totali di 1,5 miliardi, prestiti alla clientela per 0,8 miliardi, una raccolta diretta di 1 miliardo e un patrimonio netto di 110 milioni a fine dicembre scorso. La cessione rientra tra gli impegni presi con la Commission­e Europea nell’ambito del piano di ristruttur­azione 2017/2021 . Il prezzo di vendita è stato fissato in 42 milioni di euro. L’impatto sul Cet 1 di Mps non è significat­ivo ed è già stato incluso nelle proiezioni del piano di ristruttur­azione. Ora si attende la dismission­e anche delle attività francesi.

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