Scontro Vivendi-Elliott sulla caduta di Borsa
Dacci oggi la nostra lite quotidiana: battibecco a distanza tra i due principali azionisti Tim anche ieri. Di fronte alle voci che continuano a dare per traballante la poltrona dell’ad Amos Genish, Vivendi (23,94%) ha puntato il dito contro Elliott (8,8%), accusandolo di essere responsabile dell’andamento negativo del titolo in Borsa. «Vivendi supporta Amos senza riserve e apprezza il suo contributo. Crediamo che questo questa feroce campagna di indiscrezioni sia orchestrata da Elliott, la cui mancanza di organizzazione sta facendo cadere il titolo. Siamo esasperati per la società e per l’ad», ha ribadito un portavoce della media company. Poco dopo è arrivata la replica. Elliott «non sta assolutamente orchestrando un’azione contro l’ad Amos Genish - hanno assicurato ambienti vicini al fondo Usa - Al contrario Elliott è allineato sia con il board sia con Genish». Il fondo «continua a essere impegnato in modo costruttivo nel migliore interesse di tutti gli azionisti». Intanto, mentre ai piani alti c’è polemica, il titolo - bersagliato dai ribassisti alla meglio resta al palo. La settimana in Piazza Affari per Telecom si è chiusa infatti ancora sotto la soglia psicologica dei 50 centesimi: 0,4967 euro (+0,2%) ieri.
Ceo di Tim.
Amos Genish ha incassato ieri un nuovo appoggio da parte di Vivendi