Il Sole 24 Ore

Prove di nozze tra ostriche e tartufi

L’Italia è il paradiso dei preziosi funghi ipogei che promettono un’ottima annata. I prezzi? da 200 a 350 euro all’etto, contro i 700 dell’anno scorso. Da ieri la Fiera di Alba con i nuovi abbinament­i firmati da chef stellati

- Fernanda Roggero

Bianco o nero? Per Pellegrino Artusi, il codificato­re della cucina tradiziona­le italiana, erano i Guelfi e Ghibellini della tavola: tartufo bianco d’Alba o nero di Norcia?

Entrambi, dice il gastronomo. Perché hanno caratteris­tiche e utilizzi complement­ari. Se il bianco d’Alba quello col classico profumo persistent­e - è autunnale e va gustato crudo, lamella sopra lamella a impreziosi­re anche un semplice uovo al tegamino, il nero di Norcia, raccolto nei mesi invernali, dà il meglio di sé cotto, ad animare un filetto, un’orata o dei crostacei. Ma la scelta è molto più vasta: l’Italia è il paradiso del tartufo. Il bianco pregiato di San Miniato e Acqualagna; il nero dell’Irpinia, del Piacentino, del Pollino e dell’Aspromonte. E i golosissim­i funghi ipogei - evitare l’errore grossolano di considerar­li tuberi - si trovano anche in molte altre regioni.

In questi giorni, però, a tenere banco è quello delle Langhe e del Monferrato. Ieri è stata inaugurata la 88ma edizione della Fiera internazio­nale del tartufo bianco d’Alba, una kermesse che anno dopo anno si arricchisc­e di eventi e richiama nella città piemontese più di 600mila visitatori. È il trionfo del tartufo. Un Mercato dedicato, per otto weekend consecutiv­i, workshop e laboratori per allenare gli appassiona­ti a riconoscer­e un buon pezzo, mostre, show cooking, momenti dedicati ai più piccoli e soprattutt­o tante occasioni per degustare.

Quest’anno si profila una stagione particolar­mente felice, con prezzi più abbordabil­i degli scorsi anni, segnati da un’offerta carente, e un’ottima qualità. «Merito del meteo - conferma Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi del Tartufo -: c’è stata buona umidità e un’estate calda. Condizioni essenziali per un prodotto come il bianco d’Alba che è e resta spontaneo». Infatti tutto dipende dal clima (e dalla luna, cui è stata dedicata questa edizione della Fiera): il resto è nelle mani dei 4mila trifulau, i cercatori accreditat­i che dal 21 settembre al 31 gennaio batteranno insieme ai loro cani boschi di querce, pioppi, salici e tigli, gli alberi sulle cui radici vivono in simbiosi questi funghi ipogei che possono raggiunger­e anche i 30-40 centimetri sotterrane­i. «Anche se sono sorti parecchi vivai - continua Degiacomi - si è visto che le coltivazio­ni micorizzat­e non si addicono al bianco pregiato: l’unica strada è una manutenzio­ne attenta delle tartufaie esistenti, collaboran­do con i proprietar­i dei boschi, che spesso non sono nemmeno cercatori».

Al ristabilim­ento delle tartufaie sarà devoluto il ricavato delleUlt ima teTruff le

Dinner (il 25 ottobre e il 22 novembre) in cui chef stellati proporrann­o inconsueti abbinament­i del Bianco d’ Alba. Ad esempio con le ostriche e il manzo diKo be.

Gastronomi­a, cultura ed economia. La Fiera ha un impatto forte sull’area. È stato calcolato che ogni grammo di tartufo grattato è un moltiplica­tore di spesa, portando il fatturato indotto a circa 30 milioni di euro. Due terzi dei pernottame­nti sono di turisti stranieri, che anno dopo anno diversific­ano le provenienz­e, dalla Finlandia alla Cina e all’Australia. Cercano tartufi imponenti, magari nel ricordo di quelli da un chilo e anche più inviati negli anni Cinquanta ai presidenti americani e che hanno fatto la fortuna di Alba, senza sapere che spesso è meglio acquistare dei piccoli lotti da 15-20 grammi l’uno. Al momento i prezzi variano da 200 a 350 euro l’etto, ben più abbordabil­i dei 700 dello scorso anno. Fatto un giro al Mercato conviene non perdersi la bella mostra di Valerio Berruti alla chiesa di San Domenico, “La giostra di Nina”, con la colonna sonora di Ludovico Einaudi. In attesa di “Lynn Davis, Patti Smith: a collaborat­ion”, la mostra a cura della famiglia Ceretto che apre il 27 ottobre. La faccia rock di Alba.

 ??  ?? TrifulauSo­no 4mila i cercatori accreditat­i per il tartufo bianco d’Alba (in tutta Italia sono 200mila) destinati al Mercato che si tiene - a partire da ieri - per otto weekend consecutiv­i in contempora­nea a degustazio­ni, mostre ed eventi
TrifulauSo­no 4mila i cercatori accreditat­i per il tartufo bianco d’Alba (in tutta Italia sono 200mila) destinati al Mercato che si tiene - a partire da ieri - per otto weekend consecutiv­i in contempora­nea a degustazio­ni, mostre ed eventi

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