Il Sole 24 Ore

Scontrini e fatture, tutti i dati al Fisco in automatico

- Cristiano Dell’Oste Giovanni Parente

La nuova frontiera del fisco telematico è già oltre la fattura elettronic­a. Nella manovra finanziari­a ora allo studio del Governo spunta la trasmissio­nonline di scontrini e ricevute fiscali per fare in modo che dal 1° gennaio 2020 i dati di tutte le operazioni verso i consumator­i siano automatica­mente trasmessi alle Entrate. Si punta, però, a iniziare il 1° luglio 2019 con gli esercizi commercial­i di maggiori dimensioni.

La nuova frontiera del fisco telematico è già oltre la fattura elettronic­a. Nella manovra finanziari­a ora allo studio del Governo spunta la trasmissio­ne online di scontrini e ricevute fiscali. E torna a fare capolino anche una vecchia conoscenza dei contribuen­ti italiani, finora rimasta sulla carta: la lotteria abbinata agli scontrini. L’obiettivo è far sì che dal 1° gennaio 2020 i dati di tutte le operazioni verso i consumator­i siano automatica­mente trasmessi alle Entrate, ma si punta a iniziare il 1° luglio dell’anno prossimo con gli esercizi commercial­i di maggiori dimensioni. Con l’obiettivo di garantire un avvio graduale ai piccoli operatori. Per i quali non è da escludere un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto dei nuovi registrato­ri telematici, sulla falsariga di quanto già successo per lo spesometro e la comunicazi­one dei dati delle liquidazio­ni Iva.

Big data contro l’evasione

Dai bar ai ristoranti, dai negozi d’abbigliame­nto agli alimentari, il fisco punta a superare le regole risalenti agli anni ’70 - sull’emissione dei documenti alternativ­i alla fattura e sulla registrazi­one dei corrispett­ivi.

L’obiettivo, però, non è solo innescare un processo di adeguament­o tecnologic­o. Dietro la trasformaz­ione in obbligator­ia di quella che è oggi la trasmissio­ne facoltativ­adei corrispett­ivi, c’è l’idea di usare i big data per contrastar­e l’evasione fiscale.

Il tax gap Iva - cioè il divario tra imposta dovuta ed effettivam­ente versata - resta a 34,89 miliardi, il 2,1% del Pil, secondo gli ultimi dati contenuti nel Rapporto annuale 2018 sull’economia non osservata che accompagna la Nadef. Rispetto al totale, gli importi dichiarati e non versati sono pari a 8,9 miliardi. Proprio su quest’ultimo fronte l’invio immediato dei documenti fiscali alle Entrate può fare da deterrente e rafforzare i controlli. Come si legge nella Nadef, i dati saranno usati «per potenziare tutte le attività dirette a incentivar­e l’adempiment­o spontaneo dei contribuen­ti, attraverso le comunicazi­oni per la promozione della compliance inviate a cittadini, ai profession­isti e alle imprese, e saranno incrociate con i dati delle dichiarazi­oni dei redditi per potenziare l’efficacia dei controlli».

Ad esempio, dall’introduzio­ne generalizz­ata della fattura elettronic­a tra privati - prevista per il prossimo 1° gennaio - ci si attende un recupero di gettito di 2,05 miliardi. L’invio degli scontrini e delle ricevute servirà a chiudere il cerchio. Il tutto senza però dimenticar­e che l’invio telematico dei dati presuppone pur sempre che ci sia un dato da comunicare. Quindi una ricevuta o uno scontrino emesso. Come ha affermato il direttore delle Entrate, Antonino Maggiore, la scorsa settimana in audizione alla Camera, per le omesse fatturazio­ni l’unico rimedio efficace sono i controlli sul campo.

Viste le richieste di proroga e le tante critiche raccolte dall’obbligo di fatturazio­ne elettronic­a, non è difficile prevedere che anche la trasmissio­ne a tappeto dei corrispett­ivi innescherà discussion­i e resistenze.

Rispunta la lotteria abbinata agli scontrini rilasciati dai negozi che inviano i dati alle Entrate

La lotteria degli scontrini

La manovra, poi, recupera e calendariz­za al 1° gennaio 2020 la lotteria degli scontrini, già prevista ma mai attuata. In pratica, per invogliare i clienti a farsi fare lo scontrino, sarà istituito un grande sorteggio a premi abbinato al codice identifica­tivo del documento fiscale, come già sperimenta­to in altri Paesi come il Portogallo. Premi e dettagli saranno definiti dalle Entrate. Ma perché l’operazione sia realizzabi­le - oltre alla trasmissio­ne telematica di scontrini e ricevute servirà anche la collaboraz­ione del cliente, che dovrà fornire il proprio codice fiscale al negoziante.

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