Comuni, premi per categoria di personale
Pubblicato il «Quaderno» con le istruzioni e lo schema di contratto decentrato Sugli incentivi individuali proposta una quota ad hoc per ogni grado gerarchico
Fondi per la produttività compartimentati per categoria di lavoratori, regole sull’applicazione delle nuove indennità e disciplina ad hoc della polizia locale. Arrivano le istruzioni Anci per il nuovo contratto decentrato, con tanto di schema di intesa.
La definizione delle procedure, la possibile disciplina delle indennità e la regolamentazione degli istituti costituiscono il fulcro del nuovo Quaderno operativo (n. 14) Anci sul contratto decentrato, che contiene tra l’altro una vera e propria bozza di integrativo.
Il contratto nazionale del maggio scorso ha rivoluzionato la modalità di stipula dei contratti aziendali. Mentre prima c’era l’obbligo di stipulare un contratto giuridico di durata quadriennale e un accordo annuale, ora l’integrativo ha una durata triennale e una natura contestualmente giuridica ed economica. Si riparte, insomma, da zero. Non a caso, l’Anci ricorda che le prime fasi delle nuove procedure prendono le mosse dal provvedimento di nomina della delegazione trattante di parte pubblica, a cui segue l’atto formale di costituzione del fondo delle risorse decentrate. Prima di sedersi ai tavoli con i rappresentanti sindacali, però, è compito della Giunta dettare le linee guida e gli obiettivi alla delegazione datoriale. L’Anci ricorda i principi generali previsti dall’articolo 40 del Dlgs 165/2001: la contrattazione integrativa si svolge sulle materie, con i vincoli e nei limiti stabiliti dai contratti nazionali e le clausole che si discostino da queste regole sono nulle.
Il piatto forte è lo schema di contratto integrativo. La parte principale è costituita dalla disciplina delle nuove indennità. Per l’indennità condizioni lavoro, ad esempio, sono riportate alcune tabelle finalizzate alla ricognizione delle situazioni di rischio, di disagio e di maneggio valori. Sulla base dell’esposizione a queste situazioni, ai dipendenti potrà essere riconosciuta un’indennità giornaliera da uno a 10 euro.
Particolarmente interessante è anche la sezione dedicata alla polizia locale. Ci sono infatti due nuove indennità che vanno definite in sede di accordo decentrato. Con l’indennità di funzione si vuole valorizzare la responsabilità specifica dei dipendenti del settore della polizia locale, mentre con l’indennità di servizio esterno si vuole premiare l’esposizione a rischi e disagi in caso di attività svolte, appunto, su vigilanza del territorio. Entrambe sono cumulabili con l’indennità di turno e di vigilanza. L’Anci suggerisce di far dipendere la misura tra il minimo di un euro e il massimo di 10 euro dallo svolgimento del servizio in determinate condizioni (quali quelle in determinate zone sensibili del territorio oppure con particolari mezzi) o dallo svolgimento di particolari attività che potrebbero essere correlate anche a situazioni ambientali.
Il Quaderno si occupa anche della performance. Pur mancando una regolamentazione sui criteri di erogazione dei compensi di produttività, quali le assenze o il tipo di rapporto di lavoro, si pone attenzione sul premio individuale che costituirà un motivo di forte discussione ai tavoli della contrattazione. L’articolo 69 del contratto nazionale del 21 maggio prevede che ai dipendenti con la valutazione più alta si eroghi un ulteriore premio individuale. L’interessante proposta dell’Associazione dei Comuni è di dividere il premio sulla base delle categorie di appartenenza dei lavoratori salvaguardando, comunque, una quota percentuale limitata di accesso al nuovo incentivo.
PERSONALE