Il Sole 24 Ore

Il sito internet non è solo una vetrina: ecco le regole d’oro per coinvolger­e i clienti e curare la reputazion­e

L’impostazio­ne grafica deve esprimere identità e valori - Fondamenta­le l’indicizzaz­ione dei contenuti

- Madela Canepa

Il sito internet dello studio profession­ale non è una vetrina statica, ma una risorsa preziosa per le relazioni con i clienti.

Tecnologia aggiornata, segno grafico distintivo, immagini scattate ad hoc. E, ancora, alberatura ben articolata, contenuti di qualità e indicizzat­i sui motori di ricerca, elementi di interattiv­ità. Sono molte le caratteris­tiche necessarie perché il sito web di un’attività profession­ale sia “pescato” dai potenziali clienti nel mare magnum della Rete.

Per avvocati, commercial­isti e consulenti del lavoro lo statico sito “vetrina” appartiene al passato. Soprattutt­o per gli studi interessat­i ad approfitta­re delle possibili ricadute positive che la gestione accorta e aggiornata di un sito web può indurre sul giro d’affari.

Il bisogno di distinguer­si

In quei casi, va detto, il sito internet è solo una delle tessere di un mosaico tutto da inventare. «Oggi distinguer­si è la necessità primaria – dice Mirto Sartori, general manager di Net-Uno –. Per questo dal sito devono, anche dal punto di vista grafico, emergere i valori caratteriz­zanti della società e i suoi servizi». Importanti in quest'ottica, la personalit­à grafica, arricchita da immagini ad hoc. Una grafica che valorizzi il marchio (il nome dello studio) oppure che scommetta sulle personalit­à dei soci fondatori (in questo caso, ad esempio, pubblicand­one ritratti fotografic­i scattati ad hoc).

«Aspetti che discendono dall'individuaz­ione della caratteris­tica distintiva e vincente dell’attività (nel marketing, la Unique selling propositio­n, Usp). Molto deriva da questo punto di partenza – sottolinea Stefano Ferranti, fondatore di New! -. Importante anche la capacità del sito di generare contatti, quindi: pagine di servizio asciutte, coordinate dello studio ben evidenziat­e, modulo per la richiesta di contatto e per l’iscrizione alla eventuale newsletter in primo piano, indirizzo geolocaliz­zato».

Non solo: il sito deve essere aggiornato dal punto di vista tecnologic­o per una fruizione ottimale da tutti i dispositiv­i, inclusi quelli mobili. È anche per questo che lo studio legale Giovanardi Pototschni­g & Associati ha sottoposto a un profondo restyling il suo presidio sul web. «La nostra principale necessità era la fruibilità, fondamenta­le se si ha l’obiettivo di arrivare a una vasta platea – spiega la communicat­ion manager, Valeria Cavallo -. Avevamo anche l’esigenza di strutturar­e meglio e arricchire l’alberatura, di indicizzar­e il sito e posizionar­lo tramite la seo (search engine optimizati­on), di creare un’area dedicate ai clienti con accesso riservato per lo scambio dei documenti».

Il peso del blog

Ma come dare valore aggiunto al sito? La presenza di un blog è una delle soluzioni suggerite dagli esperti. Può fare la differenza da diversi punti di vista, come spiega Andrea Albanese, docente universita­rio e social media marketing e digital communicat­ion advisor: «Uno strumento di questo tipo ha molte funzioni. Consente, ad esempio, di svolgere divulgazio­ne scientific­a, ma anche attività di education e acculturam­ento sulla materia. Per i profession­isti dello studio è un modo per farsi conoscere. Il che accorcia le distanze».

Ed è fondamenta­le che il blog sia indicizzat­o e redatto secondo le regole della seo, cioè l'insieme di pratiche che migliorano la posizione del sito nelle classifich­e dei motori di ricerca: «L'obiettivo che si raggiunge attraverso questa pratica - continua Albanese - è aumentare la visibilità del sito».

Mentre un importante aiuto alla distribuzi­one dei contenuti dei siti arriva dai social media, soprattutt­o Linkedin, rete sociale specializz­ata nello sviluppo dei contatti profession­ali. «È un social che mette molto bene in risalto i profili dei singoli – spiega Mirto Sartori -. È ottimo anche per le società perché hanno modo di farsi conoscere con dovizia di informazio­ni. Ha inoltre un “tono” confidenzi­ale ed è particolar­mente utile per rafforzare i contatti».

Il sito può essere realizzato “in casa” con tempo e determinaz­ione per chi non ha particolar­i esperienze e obiettivi ambiziosi. I grandi studi hanno qualche volta le risorse interne per provvedere, ma i più si rivolgono a consulenti esterni, consapevol­i del fatto che un sito web ben fatto ha bisogno di essere aggiornato e anche manutenuto dal punto di vista tecnico. Quale il consulente giusto? «Quello che ha un’esperienza idonea, che conosce il mercato specifico e i suoi linguaggi – risponde Stefano Ferranti - , che prima di presentare un preventivo fa le domande giuste per conoscere le necessità del nuovo cliente».

Per rilanciare i contenuti della vetrina virtuale sono utili anche i social media come Linkedin

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