Il Sole 24 Ore

Giochi, affitto delle macchine escluso dall’esenzione dell’Iva

- A cura di Albino Leonardi

La società Alfa Srl svolge l’attività di gestione di ricevitori­e di lotto e superenalo­tto, di ricevitori­e di scommesse, nonché di apparecchi che consentono vincite in denaro, funzionant­i a moneta o gettoni. Per lo svolgiment­o della propria attività ha stipulato con il concession­ario un contratto in base a cui vengono locate delle macchine da gioco, oltre che stabilite le percentual­i dovute quale corrispett­ivo per le giocate. Tali attività, ai fini Iva, sono esenti ex articolo 10 comma 1, n. 6, del Dpr 633/72 e non soggette a certificaz­ione (se non con relativo estratto conto)? Inoltre, anche la locazione degli apparecchi gode dell’esenzione in commento?

V.S.- VIMERCATE

Il regime di esenzione da Iva previsto dall’articolo 10, numero 6, del Dpr 633/1972 si applica alla raccolta delle giocate con apparecchi di intratteni­mento di cui all’articolo 110, comma 6, del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (regio decreto 773/1931), ossia gli apparecchi obbligator­iamente collegati o facenti parte della rete telematica (cosiddetti apparecchi idonei al “gioco lecito”), anche relativame­nte ai rapporti tra i concession­ari della rete di gestione e i terzi incaricati alla raccolta delle giocate. L’esenzione, pertanto, si applica alle operazioni relative all’esercizio del gioco, escluse quelle relative alla locazione o ogni altro contratto che trasferisc­a la disponibil­ità o il possesso degli apparecchi (circolare 25/E del 13 maggio 2005).

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