Agevolazioni non cumulabili per singolo alunno
I bonus scolastici previsti dal Fisco riguardano in primo luogo le spese per la frequenza delle scuole materne, elementari, medie e superiori (sia statali che private paritarie). E consistono in una detrazione del 19%, su un importo annuo che, per il 2018, non può essere superiore a 786 euro per ciascun alunno o studente.
Lo “sconto” spetta anche sui costi sostenuti per i familiari a carico: i genitori dello studente devono possono ripartire la spesa in base all’effettivo pagamento (se la divisione non è al 50%, bisogna annotare sul documento la percentuale corretta).
Quando la spesa riguarda più di un alunno, vanno compilati più righi della dichiarazone dei redditi, riportando i costi sostenuti per ciascun ragazzo (durante l’anno solare).
Tra le spese detrabili rientrano le tasse (di iscrizione e frequenza) e i contributi obbligatori; ma anche i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti (ad esempio, spese per la mensa, l’assistenza al pasto e il pre e post scuola, corsi di lingua e teatro, eccetera).
Questi ultimi pagamenti - proprio perché decisi dagli istituti e sostenuti per la frequenza scolastica - non sono comprese tra le erogazioni liberali per l’ampliamento dell’offerta formativa. Per le quali è invece prevista un’altra detrazione del 19% (che non si può cumulare alla prima).