L’Antitrust: giusto escludere dalla gara Autostrade
Sì a procedura negoziata senza gara se rispetta principi di trasparenza La commissaria Ue Violeta Bulc sui fondi: «Europa pronta a fare la sua parte»
Per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova è giusto escludere Aspi (Autostrade per l’Italia) dall’operazione ma non tutti i gestori. Lo ha detto il segretario generale dell’Antitrust, Filippo Arena, in audizione al Parlamento, aggiungendo che, invece, «non sembra trovare adeguata giustificazione l’esclusione di tutti gli altri concessionari».
Sì all’affidamento dei lavori per il nuovo ponte di Genova con procedura negoziata senza gara, a patto che sia« rispettosodei principi di trasparenza e di non discriminazione ». Disco verde anche all’esclusione di Autostrade, in quanto concessionaria della tratta autostradale interessata dal crollo, mentre «non sembra trovare adeguata giustificazione l’esclusione di tutti gli altri concessionari» prevista nel decreto emergenze. Le parole del segretario generale dell’Antitrust, Filippo Arena, sentito ieri in audizione dalle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera, vanno nella direzione già auspicata dal sindaco-commissario MarcoBuc ci, secondo cui va modificato il comma 7 dell’articolo 1, quello che vieta alle imprese a qualunque titolo collegate a concessionarie di strade a pedaggio di partecipare alla procedura negoziata.
Anche Bucci è stato audito dai deputati e resterà a Roma pure oggi per lavorare al pacchetto di emendamenti che dovrà essere depositato entro giovedì e che si preannuncia folto. Perché il commissario, oltre a sollecitare 120140 milioni in più ( 90 per gli sfollati, il resto per le imprese danneggiate), ha messo nel mirino altri due elementi nebulosi del Dl. Il primo è che non sono previsti strumenti «per reimpossessarsi del ponte»: «Quel che ne resta è ancora di Autostrade. O lo espropriamo o si revoca la concessione: quando la legge chiarirà come riavere il viadotto, potremo operare». La seconda criticità è l’assenza di «modalità dettagliate di deroga per gli affidamenti», essenziale per muoversi al riparo da contenziosi.
La principale indiziata per eventuali ricorsi, Autostrade, sceglie la prudenza. L’ad Giovanni Castellucci, ha ribadito alle commissioni che «deciderà il Cda», non prima della conversione del decreto in legge. In ogni caso, Aspi non procederebbe danneggiando i genovesi: eviterebbe dunque richieste di sospensiva. Nel frattempo, ha rinnovato la sua disponibilità sia a versare i fondi per la ricostruzione sia a giocare un ruolo attivo. «Potremmo ricostruire in 9 mesi, 15-16 con il progetto Piano», ha ripetuto l’ad. Replicando anche all’Antitrust: Arena aveva sostenuto che Aspi era stata individuata senza gara, raccomandando peraltro di abbandonare l’abitudine alle proroghe; Castellucci ha ricordato che la gara avvenne «sulla concessionaria e non sulla concessione, ma gli oggetti coincidevano».
A confermare che il decreto «sarà migliorato» è stato ieri il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, a Genova per un incontro bilaterale con la commissaria Ue ai Trasporti, Violeta Bulc. «Invito a non contestarlo-ha precisato - perché è scritto con il cuore e la mente vicini ai genovesi, ma anche con una tecnica giuridica elevata, che permetterà al commissari odi lavorare bene e senza preoccuparsi di ricorsi ». L’ incontro Toni nel li-Bulcè significativo soprattutto a livello politico: consente al Governo, in giorni di tensione altissima con l’ Ue, di mantenere aperto un dialogo con la Commissione, conl’ obiettivo di spianare la strada all’assegnazione, senza veti Ue, dell’appalto per la ricostruzione del Morandi con procedura negoziata senza gara.Bulc ha mostrato disponibilità :« È importante assicurare subito il ripristino dei collegamenti regionali», perché la Liguria è un «terminale importantissimo dell’Ue». L’Europa «è pronta a fare la sua parte». Bulc, definendo« segnali importanti» la nomina del commissario e l’ istituzione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture di terra, ha motivato la sua visita anche con la volontà di «offrire una panoramica dei mezzi e degli strumenti che l’Ue può offrire». Tra questi il bando di 450 milioni, per investimenti in multimodalità, della Con nectingeur op ef aci lity,ap erto fino al 24 ottobre. Toninelli ha replicato: «L’incontro non era scontato. Questa è l’Europa che ci piace». Ha poi assicurato che il Governo «sarà pronto ad accedere ai finanziamenti Ue», anche «entro la scadenza del 24 ottobre».