Il Sole 24 Ore

Germania, crolla l’import e rallenta anche l’export

Esportazio­ni in calo (0,1%) ad agosto. Frenata brusca anche dell’import (-2,7%) Camere di commercio: il peggio deve arrivare, colpa della guerra delle tariffe

- —R. Mi.

Con la produzione industrial­e, che ha segnato -0,3% ad agosto, in Germania ha rallentato anche l’export. E secondo alcuni analisti, il peggio deve ancora venire. Ad agosto le esportazio­ni destagiona­lizzate sono scese dello 0,1% rispetto al mese precedente mentre le importazio­ni hanno segnato un declino del 2,7%. Il calo dell’import ha causato un aumento del surplus a 18,3 miliardi di euro rispetto ai 15,9 di luglio. Il dato del commercio, ha sottolinea­to l’economista di Ing Carsten Brzeski, suggerisce che il motore della crescita perde colpi. Per fortuna l’export non è più l’unico traino del Pil tedesco perché la domanda interna, da anni robusta, è diventata l’altro pilastro dell’ecomomia, grazie a piena occupazion­e e crescita dei salari reali. Nonostante la domanda domestica, per la Germania si annuncia una revisione al ribasso delle stime di crescita.

Con la produzione industrial­e, che ha segnato -0,3% ad agosto, in Germania ha rallentato anche l’export. E secondo alcuni analisti, il peggio deve ancora venire. Ad agosto le esportazio­ni de stagiona lizza te sono scese dello 0,1% rispetto al mese precedente mentre le importazio­ni hanno segnato un declino del 2,7 per cento. Il calo vistoso dell’import ha causato un aumento del surplus a 18,3 miliardi di euro rispetto ai 15,9 di luglio.

Il dato del commercio, ha sottolinea­to l’economista di Ing Carsten Brzeski, suggerisce che il motore della crescita perde colpi. Per fortuna l’export non è più l’unico traino del Pil tedesco perché la domanda interna, da anni robusta, è diventata l’altro pilastro dell’ecomomia, grazie a piena occupazion­e e crescita dei salari reali.

Nonostante la domanda domestica, per la Germania si annuncia una revisione al ribasso delle stime di crescita. L’unione delle Camere di commercio (Dihk) ha fatto saperei eriche dovrà previsione di un 5% di aumento dell’export nel 2018. «Le esportazio­ni sono stagnanti - ha detto Volker Treier del consiglio esecutivo-e il peggio probabilme­nte deve ancora arrivare. In particolar­e, il conflitto commercial­e tra Stati Uniti e Cina lascerà il segno nei prossimi dodici mesi: le società tedesche sono troppo interconne­sse all’ economia globale e a questi due Paesi perché nonne patiscano le conseguenz­e ».

Il ministro dell’ Economia, Peter Altmaier, a settembre aveva detto che l’ economia sarebbe cresciuta del 2% nel 2018 ma a questo punto, secondo fonti dell’agenzia Reuters, il Governo valuta di rivedere le stime per quest’anno e il prossimo. Nel 2017, quando la guerra dei dazi era all’inizio, il Pil ha segnato un +2,5%, il tasso più elevato dal 2011.

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