«Crescita contenuta»
Le prospettive a breve termine dell’economia «in base ai segnali forniti dall’indicatore anticipatore stimato dall’Istat non risultano favorevoli». Così ieri il presidente “facente funzioni” dell’Istituto di statistica è intervenuto in audizione sulla nota di aggiornamento al Def. «Negli ultimi mesi l’indicatore ha seguito un andamento discendente lasciando prevedere il prolungamento della fase di crescita contenuta». Questi elementi, ha sottolineato Franzini «risultano compatibili con l’ipotesi, contenuta nella Nadef, di una crescita nel secondo semestre a ritmi analoghi a quelli del secondo trimestre». «Il quadro macroeconomico programmatico appare ottimistico alla luce delle attuali tendenze del ciclo economico internazionale». A dirlo ieri in audizione il presidente della Corte dei conti, Angelo Buscema che ha sottolineato come «i margini per garantire un percorso di seppur lenta riduzione del debito risultano molto contenuti, ponendo il Paese su un crinale particolarmente stretto». A fronte delle inevitabili incertezze «connaturate a qualsivoglia quadro previsivo, va posta particolare attenzione ai contenuti margini di sicurezza rispetto a uno scenario di possibile risalita del rapporto debito/Pil. E questo rappresenta un rischio, al di là del mancato rispetto della regola del Fiscal Compact»
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In migliaia
Corte dei conti Il presidente dei magistrati contabili Angelo Buscema ieri in Parlamento
«Il rischio debito/Pil»
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