Moda e pelletteria trainano il trimestre di Lvmh (+11%)
È il gruppo del lusso più grande al mondo, Lvmh, nonché il più diversificato, con marchi leader di cosmetica, orologeria e gioielleria, wine&spirits, retail di alta gamma e, naturalmente di abbigliamento e accessori. Ed è proprio la divisione Fashion&Leather Goods, che è anche la prima del gruppo, ad aver corso di più nel terzo trimestre e nei primi nove mesi del 2018, arrivando a 13,052 miliardi (+20% sullo stesso periodo del 2017), quasi il doppio del fatturato complessivo di Lvmh, salito dell’11% a 33,129 miliardi. Traino nel traino, Louis Vuitton, la maison più grande. Molto positivi anche i risultati di Dior (guidata dal ceo Piero Beccari e con una stilista italiana, Maria Grazia Chiuri, al vertice della divisione donna) e di Fendi, Loro Piana e Celine.
Dell’8% sono aumentati i ricavi della cosmetica e del cosiddetto “hard luxury”, gioielli e orologi: in questo caso la lepre è Bulgari, che ha inaugurato da poco la sua prima grande mostra a Mosca e si appresta a presentare una collezione a Dubai con un grande evento, confermandosi marchio leader, a livello globale, di gioielleria e orologeria. Oggi alle 15 i vertici di Lvmh presenteranno i risultati agli analisti, fornendo probabilmente indicazioni per l’intero esercizio e spiegando il (relativo) rallentamento delle divisioni Wine&Spirits e Selective Retailing.