Servizi professionali, diventa un caso lo slogan Nidil-Cgil
Assistenza alle partite Iva offerta «sminuendo» il lavoro del commercialista
Perplessità, sconcerto, stupore sono le parole usate dalle associazioni sindacali dei commercialisti nel commentare il volantino nella Nidil-Cgil di Reggio Emilia che propone assistenza alle partite Iva offrendo una serie di servizi: dall’apertura e presa in carico della partita Iva alla dichiarazione, dalla verifica al diritto all’assegno di maternità/paternità, al recupero crediti . Ad indignare la categoria sono state le parole «Alla Cgil non sarai seguito come da un semplice commercialista». Perché nella professione di commercialista c’è ben poco di semplice. Come ricorda il presidente Aidc Andrea Ferrari «i dottori commercialisti sono iscritti a seguito di uno specifico percorso formativo universitario, hanno superato un esame di Stato, sono soggetti all'obbligo deontologico, sono soggetti all'obbligo assicurativo, sono soggetti all’obbligo di aggiornamento professionale continuo».
Oltre all’affermazione inopportuna ad aggravare la situazione, sottolinea il presidente di Anc Marco Cuchel, è il fatto che sia stata un’associazione sindacale che si propone a tutela e a difesa dei lavoratori a promuovere dei servizi ricorrendo a « contenuti lesivi della dignità e dell’immagine di una categoria professionale».
Per il presidente di Unico Domenico Posca «un sindacato che attacca i lavoratori invece che difenderli è un bruttissimo segnale!». E in una lettera congiunta firmata dai presidenti di Andc, Fiddoc, Sic e Unico si chiede «che i livelli superiori in indirizzo ne prendano pubblicamente le distanze».
L’Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili ricorda le parole del segretario della Cgil Susanna Camusso a favore dei liberi professionisti, una presa di posizione - sottolinea il sindacato dei giovani - «che però mal si coniuga con quanto si legge in uno stralunato volantino pubblicitario che nei fatti è l’antitesi di tali affermazioni».
Più conciliante l’Adc che invita la Nidil-Cgil di Reggio Emilia al loro prossimo convegno« per capire la complessità e l’ insostituibilità della nostra professione» e chiede lumi su chi fa parte del «team di esperti» messo a disposizione delle partite Iva.
Il segretario provinciale della Nidil-Cgil di Reggio Emilia Marco Barilli, contattato telefonicamente, si scusa: «Il riferimento ai commercialisti è stato un errore, una svista infelice che ora abbiamo corretto». L’iniziativa è nata, spiega Barilli, «per dare voce a tutti quei lavoratori costretti ad aprire una partita Iva per lavorare» un modo per offrire delle tutele ai giovani e alle partite Iva che non hanno dipendenti e che non sono iscritti a un Ordine.
Il “team” che la Nidil-Cigl di Reggio Emilia mette in campo è rappresentato dal patronato e da strutture interne al sindacato già operative. «Stavamo per sottoscrivere una convenzione con i commercialisti della provincia - racconta Barilli - proprio per dare questa assistenza aggiuntiva e spero che ora, per colpa di questo errore, non salti tutto». Intanto il volantino “incriminato” è stato corretto e oggi la Nidil-Cigl di Reggio Emilia dovrebbe uscire con un proprio comunicato sulla vicenda.