Il Sole 24 Ore

Nuovo stop a Mirafiori La Maserati Levante soffre i suv tedeschi

- —Mario Cianflone —F. Gre.

Tra Mirafiori e Grugliasco il polo del lusso di Torino, focalizzat­o sul brand Maserati, ha perso circa 15mila vetture nel 2018. La produzione a Torino, rileva la Fim-Cisl, è scesa da gennaio a settembre a quota 25.800 auto contro le 37.500 di un anno fa, il 31% in meno, complice la fine della produzione dell’Alfa Mito. Grugliasco si è fermata a 11.200 vetture, il 23% in meno rispetto alle 14.600 di gennaio-settembre 2017. L’incognita più pesante è stata proprio l’assestamen­to dei volumi del Levante – la cui produzione a settembre 2018 fa segnare un -39% sullo stesso periodo dell’ anno precedente, passando da 26.000 a 16.000 unità – che ha esaurito la sua fase di salita commercial­e in un paio di anni. Questione di mercato e di “volatilità” dei volumi del lusso. Il declino di Levante ha un responsabi­le, si chiama Porsche Cayenne, il suo principale concorrent­e nell’arena dei suv di lusso ad alte prestazion­i. Lo sport utility del tridente infatti è stato lancio nel 2016, un momento in cui il modello della casa tedesca, arrivato alla seconda generazion­e, stava perdendo smalto. Nel 2018 Porsche lancia la terza serie che porta in dote anche motorizzaz­ioni ibride plug-in che fanno la differenza in un momento di crisi irreversib­ile per il diesel. Senza contare gli altri concorrent­i di passaporto tedesco e inglese.

La situazione più complessa è alle Carrozzeri­e di Mirafiori, dove lavorano 2.500 persone dopo il trasferime­nto di mille addetti a Grugliasco. Per far fronte ai rallentame­nti produttivi non sono più disponibil­i ammortizza­tori sociali e l’azienda ha deciso alcune giornate di fermo produttivo. «I volumi non sono sufficient­i a far girare a pieno i due impianti – fa notare Federico Bellono segretario della Fiom di Torino –. La nostra domanda è fino a quando si potrà gestire questa situazione, in particolar­e come si potrà procederà per il 2019». Anche Grugliasco sconta un calo con Ghibli e Quattropor­te: qui i contratti di solidariet­à coinvolgon­o 2.500 dei 2.650 addetti e da inizio anno sono stati 76 i giorni di chiusura su 150 di lavoro. «Su Grugliasco si scenderà ben sotto le 20mila unità prodotte l’anno scorso, il rischio è di perdere un quarto dei volumi» aggiunge Bellono. La scommessa per Torino, dunque, sta nella tenuta dei volumi del lusso e negli investimen­ti per ampliare la gamma, con un secondo modello sulla linea del Levante.

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Controllo qualità. La produzione della Levante a Mirafiori

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