Atlantia, il closing su Abertis arriva sul tavolo del cda
Oggi la riunione del board che farà il punto sul dossier spagnolo
I progressi nell’operazione Abertis arrivano sul tavolo del consiglio di amministrazione di Atlantia. Il gruppo infrastrutturale ha convocato per oggi un cda con all’ordine del giorno gli aggiornamenti relativi alla maxi operazione di riassetto che porterà a breve il gruppo guidato da Giovanni Castellucci al timone della compagnia iberica. Non solo, stanti le recenti evoluzioni su Autostrade per l’Italia, il consiglio sarà anche occasione di confronto per approfondire la vicenda relativa alla disgrazia di Avellino, per la quale la Procura ha chiesto una condanna a 10 anni per Castellucci, e le prossime tappe sul Viadotto Polcevera. Giusto ieri il cda della controllata ha autorizzato l’invio al commissario straordinario del progetto per la ricostruzione del Ponte Morandi elaborato dalla società, come previsto dalla convenzione. Si vedrà l’utilizzo che il commissario, ossia il sindaco di Genova Marco Bucci, vorrà farne. L’invio si inserisce nelle pieghe di un decreto per le emergenze che, come sottolineato da Bucci, stabilisce che Aspi è fuori dalla ricostruzione ma allo stesso tempo non offre al commissario gli strumenti per entrare in possesso in tempi rapidi di quel che rimane del ponte e delle aree limitrofe in modo da poter procedere con la progettazione, demolizione e ricostruzione del viadotto.
Quanto ad Abertis, come è noto nei giorni scorsi sono stati creati i due veicoli che andranno a rilevare il controllo del gruppo spagnolo. Un passaggio chiave per chiudere l’operazione. In particolare, si è dato vita ad Abertis holdco, società partecipata al 50% più un’azione da Atlantia, al 30% da Acs e dal 20% meno un’azione da Hochtief. La newco a sua volta controlla al 100% un’altra società di diritto spagnolo, ossia Abertis Participaciones, scatola destinata ad acquistare da Hochtief il 98,7% del gruppo autostradale di Madrid. La creazione dei due veicoli era evidentemente il tassello che mancava per poter procedere al closing dell’acquisizione che, ci si aspetta, avverrà nell’arco delle prossime settimane, al più tardi per fine mese. Il tempo tecnico necessario per incassare tutte le dovute autorizzazioni. A fronte di ciò naturalmente appariva come doverosa un’informativa al consiglio. Tanto più che in ballo ci sono cifre particolarmente rilevanti: 17 miliardi in tutto tra debito e capitale.
Ieri, infine, Gianni Mion ex amministratore delegato di Edizione, la holding dei Benetton che controlla Atlantia, interpellato sulle mancate dimissioni di Castellucci dal vertice di Autostrade dopo la tragedia di Genova ha sottolineato che il manager «è un lottatore e pensa di dover lottare» e «non si può giudicare» la scelta di fare o meno un passo indietro. «Ognuno deve fare quello che si sente», ha chiosato. Il mandato di Castellucci in Atlantia scade con l’approvazione del bilancio 2018 e in ogni caso prima va completata l’operazione Abertis. La presenza in Aspi al momento non sembra in discussione anche se nel medio periodo non si possono escludere cambiamenti.