Dai Pvc alle liti pendenti, come sarà la pace fiscale
Atti impositivi, inviti al contraddittorio, adesioni e Pvc definibili con il pagamento delle sole imposte, senza sanzioni e interessi. Definizione delle liti tributarie con sconto sulle imposte, solo però in caso di soccombenza delle Entrate. Sono queste le principali novità che emergono dall’ultima bozza di decreto legge fiscale e per cui si aspetta di sapere se ci sarà una conferma anche nella versione finale che sarà approvata dal Consiglio dei ministri.
Gli atti impositivi (avvisi di accertamento, avvisi di rettifica e liquidazione, atti di recupero) notificati entro il 30 settembre 2018 (o entro la data di entrata in vigore del decreto, a seconda di come sarà la stesura finale), non impugnati e ancora impugnabili potrebbero essere definiti mediante il pagamento, entro 30 giorni dal termine ultimo previsto per il ricorso, delle imposte accertate, con stralcio integrale delle sanzioni e degli interessi.
Allo stesso modo, anche le somme richieste mediante inviti al contraddittorio notificati entro il 30 settembre 2018 (o entro la data di entrata in vigore del decreto) potrebbero essere definiti mediante il pagamento, entro 30 giorni da tale data, delle sole imposte, senza sanzioni e interessi.