Il Sole 24 Ore

Banche svizzere, filiali estere senza segreto

Nessuna violazione per il funzionari­o reggente delle Caiman

- Patrizia Maciocchi

Il segreto bancario previsto dalla legge svizzera non si applica ai dipendenti delle filiali con sedi all’estero. Il Tribunale federale di Losanna ha respinto il ricorso di Zurigo ed escluso che Rudolf Elmer, ex reggente di una filiale delle isole Caiman della Jbbt (Julius Baer Bank & Trust), abbia violato il segreto bancario (articolo 47 della legge bancaria) divulgando informazio­ni alle quali aveva accesso. Un verdetto in linea con la dottrina e confermato anche da parte della giurisprud­enza. I giudici hanno chiarito che la “fuga” di notizie non poteva essere contestata perché provenient­i dalla Jbbt, la cui sede è fuori dal raggio d’azione delle leggi elvetiche, come lo era l’ex banchiere, che non aveva ottenuto le informazio­ni diffuse come mandatario della banca svizzera Julius Bär & Co. Ag, ma in virtù delle funzioni svolte presso la Jbbt. La sentenza potrebbe rivestire un’importanza particolar­e nel contrasto all’evasione fiscale internazio­nale che, negli ultimi anni, anche la Svizzera ha avviato, attraverso una serie di accordi con l’Unione europea e altri Paesi.

L’ex banchiere, qualche anno dopo il licenziame­nto, aveva consegnato a Julian Assange, fondatore di Wikileaks, dei documenti che dimostrava­no come l’esistenza di un sistema ben collaudato permettess­e ai clienti di evadere le tasse. Il tutto corredato da nomi e dati.

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