Banche svizzere, filiali estere senza segreto
Nessuna violazione per il funzionario reggente delle Caiman
Il segreto bancario previsto dalla legge svizzera non si applica ai dipendenti delle filiali con sedi all’estero. Il Tribunale federale di Losanna ha respinto il ricorso di Zurigo ed escluso che Rudolf Elmer, ex reggente di una filiale delle isole Caiman della Jbbt (Julius Baer Bank & Trust), abbia violato il segreto bancario (articolo 47 della legge bancaria) divulgando informazioni alle quali aveva accesso. Un verdetto in linea con la dottrina e confermato anche da parte della giurisprudenza. I giudici hanno chiarito che la “fuga” di notizie non poteva essere contestata perché provenienti dalla Jbbt, la cui sede è fuori dal raggio d’azione delle leggi elvetiche, come lo era l’ex banchiere, che non aveva ottenuto le informazioni diffuse come mandatario della banca svizzera Julius Bär & Co. Ag, ma in virtù delle funzioni svolte presso la Jbbt. La sentenza potrebbe rivestire un’importanza particolare nel contrasto all’evasione fiscale internazionale che, negli ultimi anni, anche la Svizzera ha avviato, attraverso una serie di accordi con l’Unione europea e altri Paesi.
L’ex banchiere, qualche anno dopo il licenziamento, aveva consegnato a Julian Assange, fondatore di Wikileaks, dei documenti che dimostravano come l’esistenza di un sistema ben collaudato permettesse ai clienti di evadere le tasse. Il tutto corredato da nomi e dati.