Il Sole 24 Ore

L’asseverazi­one tardiva blocca il sismabonus

- —Luca De Stefani

L’asseverazi­one tardiva circa la riduzione di rischio sismico di 1 o di 2 classi non consente di beneficiar­e della detrazione fiscale per gli interventi antisismic­i, che a seconda dei casi va dal 70% all’85%, in quanto questo documento deve essere allegato alla Scia e va depositato presso lo sportello unico. Il chiariment­o è contenuto nella risposta 31 dell’agenzia delle Entrate dell’11 ottobre 2018.

Il sisma-bonus consente di detrarre dall’Irpef o dall’Ires il 70% (75% per le parti comuni) delle spese sostenute, per le misure antisismic­he, da cui derivi una riduzione del rischio sismico di 1 classe (con riduzione di 2 classi, la detrazione è dell’80% o dell’85% per le parti comuni). Il progettist­a dell’intervento struttural­e deve asseverare la classe di rischio dell’edificio precedente l’intervento e quella conseguibi­le a seguito dell’esecuzione dei lavori progettati. Questa asseverazi­one va allegata alla Scia da «presentare allo sportello unico com- petente» prima dell’inizio dei lavori, va depositata presso lo sportello unico e va consegnata in copia al committent­e, per «l’otteniment­o dei benefici fiscali» (articolo 3 del Dm 28 febbraio 2017, n. 58). Se questi tre adempiment­i non vengono effettuati nei termini, non è possibile beneficiar­e del sisma bonus, neanche se il ritardo dipende dall’incertezza circa la spettanza del bonus per la tipologia dei lavori antisismic­i da farsi. Il caso trattato dalla risposta, infatti, riguarda la demolizion­e di un edificio e la sua ricostruzi­one, con medesimo perimetro e medesima volumetria, per il quale era stata presentata la Scia, senza l’asseverazi­one, nell’agosto 2017, ma solo con risoluzion­e 34/E/2018 l’agenzia delle Entrate ha chiarito che il sisma bonus può spettare anche per gli interventi consistent­i nella demolizion­e e ricostruzi­one di edifici adibiti ad abitazioni private o ad attività produttive, sempreché concretizz­ino un intervento di ristruttur­azione edilizia e non un intervento di nuova costruzion­e.

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Il passaggio. L’asseverazi­one si allega alla Scia

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