Il Sole 24 Ore

Video, seduzione e celebritie­s I brand a caccia di attenzione

Dai corti cinematogr­afici long-form di Campari alle esperienze coinvolgen­ti di acquisto instantane­o di Yoox

- Giampaolo Colletti

In queste ore un brand italiano ha scalato le classifich­e mondiali e si è posizionat­o trai primi dieci al mondo. Sul podio grazie a una campagna di digital marketing che passa necessaria­mente per il coinvolgim­ento dell’utente. Si tratta di Campari, finito su Variety accanto a colossi del calibro di Rebook, AT&T, Hugo Boss. A suscitare l’ interesse dello storicoè stato los hort mo vie “The Legend of Red Hand”, prodotto con un cast d’ eccezione dietro e davanti la macchina da presa. Un’operazione colossal tipica del grande schermo cinematogr­afico, ma molto più scalabile degli spot per il piccolo schermo e soprattutt­o declinata peri nuovi schermi. Il corto vantala presenza dell’ attrice Zoe Saldana e dell’attore italiano Adriano Giannini. La regia è firmata da Stefano Sollima, noto per la serie Gomorra. E il film trasuda italianità, con un incipit nella piazza milanese del Duomo. Numeri da capogiro: il video teaser ha registrato oltre 31 milioni di views, mentre la campagna in 21 Paesi del mondo ha totalizzat­o una reach di 956 milioni di contatti, di cui circa un quarto con attività di pr digitali.

Benvenuti nell’ engagement marketing: in questa nuova fase il coinvolgim­ento dell’ utente, con la relativa battaglia per ottenere la sua attenzione, passa da formati multimedia­li e interattiv­i, veicolati su sociale piattaform­e divide os ha ring. Si cerca così di fare breccia nella testa, nel cuore e soprattutt­o nel portafogli dell’utente. Perché l' posizionar­si, ma anche vendere: la testata americana F or bes ha evidenziat­o come i soci al media aumentino esponenzia­lmente il coinvolgim­ento e di riflesso anche le vendite delle marche. Per dimostrarl­o ha riportato i numeri del G lob al Web Ind ex: quasi il 40% degli utenti segue i propri marchi preferiti sui social, mentre addirittur­a il 25% è propenso all’acquisto durante questa interazion­e .« L’ engagement diventa centrale, strategico,alla classica pianificaz­ione tabellare televisiva le marche cercano canali più originali, privilegia­ti, relazional­i. E provano a verticaliz­zare l’esperienza. Peraltro l’investimen­to digitale risulta più sostenibil­e economicam­ente», afferma Sergio Rodriguez, direttore creativo e amministra­tore delegato di JWT, agenzia globale del network WPP che ha curato l’ideazione e la strategia dell’operazione Campar i. E ora è impegnata nel se quel, online da gennaio 2019.

Catturare l’attenzione in un mondo costanteme­nte distratto è la vera sfida. Soprattutt­o in un contesto di connettivi­tà continua, pervasiva, mobile. «La difficoltà è differenzi­arsi - aggiunge Rodriguez - perché i contenuti si assomiglia­no tutti. Però una buona politica di brandent erta in menth alaveicola­re i valori con un linguaggio accattivan­te e multimedia­le ». E tutto si gioca sui primi secondi. «Servono le migliori tecniche per non perdere utenti nei primi secondi e per agganciarl­i alla narrazione. Ciò implica meccanismi di ancoraggio e un uso evoluto delle celebritie­s», precisa Rodriguez.

Cliccare, commentare, giocare. E acquistare. Portandola tribù all’ azione .« Infondo per generarevu­ole semplicità. Anche perché la gente si sposta sul mobile e quindi fa un uso dei social molto più immediato. Cambia anche il modo in cui i brand entrano in relazione con le persone, in una logica di conversazi­one continua», precisa Giuseppe Mayer, chief digital officer del Gruppo Armando Testa, agenzia creativa italiana nata oltre cinquant’anni.

La partecipaz­ione si spinge fino alla creazione di finali interattiv­i differenti scelti dagli utenti: la testata Blooming ha anticipato come Netflixs ti a lavorando a sceneggiat­ure multiple. La sperimenta­zione partirebbe perle nuove stagioni delle serie. Ma partecipaz­ione fa rima anche con mobilitazi­one. Lo hanno capito le Ong più all'avanguardi­a. Greenpeace ha denunciato con un video su You Tube le alleanze della Lego con laShell.Og getto del contenzios­o, le trivellazi­oni nell'artico ad opera della multinazio­nale petrolifer­a. Il video diventato virale e legato ad una raccolta firme ha portato persino al divorzio tra il brand danese e quello petrolifer­o. Perché in questi anni connessi l'engagement può generare conseguenz­e inaspettat­e.

Formati multimedia­li e interattiv­i per fare breccia nella testa, nel cuore e nel portafogli dell’utente

 ??  ?? Al top. Grazie al progetto “The Legend of Red Hand” (nella foto l’attrice Zoe Saldana protagonis­ta del video) Campari si è posizionat­o tra i primi dieci brand al mondo secondo la rivista americana Variety
Al top. Grazie al progetto “The Legend of Red Hand” (nella foto l’attrice Zoe Saldana protagonis­ta del video) Campari si è posizionat­o tra i primi dieci brand al mondo secondo la rivista americana Variety

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