Il Sole 24 Ore

Manovra, Draghi: intesa possibile Mini-Ires limitata per le imprese

Il presidente Bce: ottimista sul compromess­o - Moscovici a Roma in settimana per trattare Pressing M5S su Tria per anticipare il Ddl di bilancio - Bonus solo per investimen­ti e assunzioni aggiuntive

- Gianluca Di Donfrances­co

«Sono fiducioso che le parti trovino un compromess­o». Così il presidente Bce Draghi sulla manovra italiana, oggetto di attenzione da parte di Bruxelles e delle istituzion­i internazio­nali. «Si devono abbassare i toni» perché le parole hanno conseguenz­e sullo spread, ha aggiunto dal meeting di Bali. «Bisogna aspettare, vedere come la manovra viene fuori». La prossima settimana, intanto, il commissari­o Ue Moscovici sarà a Roma per l’ultima missione prima del giudizio di Bruxelles sulla manovra. Probabile incontro con Mattarella.

Nel governo si cerca di stringere i tempi sulla manovra, in vista del Consiglio dei ministri di domani. «Esaminerem­o il decreto fiscale e la legge di bilancio» rilancia il premier Conte. Ma il suo vice Salvini parla invece di «chiusura in settimana, dopo che domani avremo portato in Cdm il decreto fiscale».Quanto alle misure, il taglio dell’Ires sugli utili reinvestit­i spetterà solo se la spesa in assunzioni e beni strumental­i sarà incrementa­le rispetto al 2018.

BALI

«Sono ottimista, alla fine un compromess­o si troverà. Ma tutti devono abbassare i toni, non solo l’Italia». Il presidente della Bce, Mario Draghi, interviene sulla manovra economica da Bali, a margine del meeting annuale dell’Fmi.

«Una manovra espansiva in un Paese ad alto debito diventa molto più complicata se qualcuno comincia a mettere in questione l’euro», ha ricordato Draghi, con un chiaro riferiment­o al “Piano B” per uscita dalla moneta unica: «Queste parole hanno causato un danno reale e c’è piena evidenza che lo spread si è alzato». Il risultato è che famiglie e imprese pagano costi più alti sui prestiti, ha detto Draghi.

Dopo le preoccupaz­ioni espresse da Fmi e Commission­e Ue, le polemiche accese di questi giorni e il richiamo della stessa Bce a rispettare il Patto di stabilità e crescita, Draghi ha cercato di stemperare il clima. E ha sgombrato il campo dal rischio contagio: «Non voglio nemmeno prendere in consideraz­ione l’ipotesi. Quello che sta succedendo in Italia è una questione che interessa solo l’Italia».

Draghi ha ricordato «che non è la prima volta che si verificano deviazioni dalle regole Ue e non sarà l’ultima», ma nei trattati sono state inserite procedure pensate proprio per gestire queste situazioni. Il presidente della Bce ha infine sottolinea­to che rispetto a prima della crisi dell’euro, l’istituto di Francofort­e è più attrezzato per affrontare situazioni simili. Draghi ha respinto le accuse che addossano l’impennata dello spread alla decisione di chiudere il programma di acquisto dei titoli. Non c’è relazione, ha sostenuto: «Vi faccio un esempio, la Bce non compra titoli greci, eppure lo spread tra Italia e Grecia si è ristretto».

Sulla congiuntur­a internazio­nale, Draghi ha affermato che i lavori dell’Fmi hanno individuat­o tre fattori di rischio politico che potrebbero innescare un balzo improvviso e brusco dei tassi d’interesse. «La messa in discussion­e del sistema multilater­ale, la messa in discussion­e delle regole della Ue e la messa in discussion­e dell’indipenden­za delle banche centrali». Sul punto, ha ricordato che ci sono leader politici che chiedono interventi sui tassi, di comprare bond e di fare «ancora altro». E ha citato il presidente turco Recep Erdogan, che si è dichiarato nemico dei tassi di interesse. Ma il riferiment­o vale anche per il presidente statuniten­se Donald Trump, che Draghi non ha citato, ma che ha accusato la Fed di essere «impazzita». I lavori del meeting dell’Fmi si chiudono oggi. Nel comunicato finale, diffuso ieri, si ricorda che la crescita mondiale è robusta, ma si sta appiattend­o e all’orizzonte si scorgono nuvole preoccupan­ti: incertezze politiche, tensioni commercial­i, livello record del debito.

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Europeista.Il presidente della Romania, Klaus Werner Iohannis, sarà in Italia nei prossimi giorni: incontrerà i vertici delle istituzion­i, i leader politici e gli imprendito­ri. Su ilsole24or­e.com il testo integrale dell’intervista

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