Il Sole 24 Ore

Via libera alla manovra e al condono

Accordo al fotofinish Approvati i decreti su fisco e semplifica­zioni Al traguardo anche Ddl bilancio e Dpb per la Ue Notte di lavoro sui testi Intesa Governo-Regioni Sbloccati investimen­ti per 4,2 miliardi di euro

- Marco Mobili Giovanni Parente

Dopo una lunga giornata di confronto e tensioni politiche, il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra costituita dal decreto legge fiscale, con la sanatoria estesa anche ai redditi e quelle su liti, cartelle e procedure di controllo già annunciate e all’annullamen­to delle cartelle sotto mille euro non pagate del periodo 2000-2010, da un decreto legge di semplifica­zioni e dal disegno di legge di bilancio. A questo si aggiunge il Documento programmat­ico di bilancio (Dpb) destinato a Bruxelles. Governo e Regioni hanno sbloccato investimen­ti per 4,2 miliardi nel 2019-2020.

Accordo trovato dopo un lungo tira e molla tra Movimento 5 Stelle e Lega. La pace fiscale avrà tra i suoi punti di forza e all’articolo 1 del decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri la dichiarazi­one integrativ­a «speciale» con flat tax al 20% con cui il contribuen­te potrà sanare gli importi non denunciati correttame­nte alle Entrate. Ma con tre paletti ben precisi fortemente voluti dal M5S: un massimo dichiarabi­le in più di un terzo rispetto all’anno d’imposta precedente entro un tetto di 100mila euro annui per gli ultimi periodi d’imposta fino a quello dichiarato entro il 31 ottobre 2017; niente sanatoria per chi non ha proprio presentato il modello, ossia il caso di omessa dichiarazi­one; una sola finestra per aderire con scadenza ad aprile-maggio 2019. Ai maggiori imponibili fatti emergere si applicherà un’imposta unica, ossia una flat tax, del 20 per cento. In questo modo la sanatoria consentirà di scontare non solo sanzioni e interessi ma anche la cosiddetta quota capitale. A questo si aggiunge la stretta sulle sanzioni amministra­tive. In quest’ultimo caso, saranno inasprite tutte le penalità e, come si sottolinea da fonti di Governo, quella per la dichiarazi­one infedele sarà rivista al rialzo del 20 per cento.

Sarà, però, una pace fiscale a otto strade. All’integrativ­a si aggiungera­nno la definizion­e agevolata di processi verbali di constatazi­one (Pvc), avvisi di accertamen­to, liti pendenti, cartelle esattorial­i con la rottamazio­ne ter, lo stralcio minicartel­le fino a mille euro, i ruoli su dazi e Iva all’importazio­ne e la definizion­e agevolata sulle imposte di consumo delle e-cig . Sulle liti fiscali si registrano le maggiori novità dell’ultima stesura del decreto: con lo sconto per chi ha vinto in secondo grado che salirebbe all’80% del valore della lite (il 50% per chi ha vinto in primo grado) e la possibilit­à di pagare quanto dovuto sostanzial­mente in cinque anni, con un massimo di 20 rate trimestral­i.

Anche l’edizione «3.0» della rottamazio­ne dei ruoli consente pagamenti in termini più ampi. Con la possibilit­à di rivedere il piano offerta anche a chi ha aderito alla precedente definizion­e agevolata delle cartelle ma a condizione che entro il 7 dicembre si sia in regola con le tre rate dovute per l’anno in corso.

Entrano nel perimetro della definizion­e agevolata anche le imposte di consumo relative alle sigarette elettronic­he per chi ha contenzios­i non ancora passati in giudicato e controlli in atto sarà sufficient­e versare il 5% della richiesta erariale. Si conferma, inoltre, anche la cancellazi­one automatica delle micro-cartelle, ossia dei carichi affidati alla riscossion­e dal 2000 al 2018 fino a un importo massimo di mille euro. Una cancellazi­one che riguarderà non solo debiti fiscali ma anche multe per violazioni al Codice della strada e le imposte locali. Nel complesso si stima un abbattimen­to del 25% del magazzino delle somme a ruolo con uno stralcio per 10 milioni di contribuen­ti.

Il decreto spinge anche sul fisco telematico. Accanto alla conferma del debutto dal prossimo 1° gennaio dell’obbligo di e-fattura tra privati ma con sanzioni ridotte o addirittur­a azzerate nei primi sei mesi e poi con più tempo per l’emissione, debutta anche l’obbligo di inviare gli scontrini telematici (in due tempi a seconda del volume d’affari di negozi ed esercizi) in vista del lancio della lotteria degli scontrini. A questo si aggiunge anche una novità sul fronte del processo tributario: diventeran­no obbligator­i (e non più facoltativ­o come ora) notifica e deposito di atti processual­i, documenti e provvedime­nti in modalità telematica per i ricorsi e gli appelli dal 1° luglio del prossimo anno.

Gli approfondi­menti dedicati a fattura elettronic­a, sanatoria delle liti e dei pvc, e rottamazio­ne delle cartelle

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ANSA Verso la legge di BilancioI due vicepremie­r Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega) insieme al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Economia Giovanni Tria. Ieri è stata una giornata di incontri per la manovra
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Giovanni Tria: non mi dimettoIl ministro dell’Economia ha smentito sue dimissioni dopo la manovra: «Non sono portato al masochismo». Poi ha aggiunto: «Confermo il dialogo continuo con la Ue»

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