Via libera alla manovra e al condono
Accordo al fotofinish Approvati i decreti su fisco e semplificazioni Al traguardo anche Ddl bilancio e Dpb per la Ue Notte di lavoro sui testi Intesa Governo-Regioni Sbloccati investimenti per 4,2 miliardi di euro
Dopo una lunga giornata di confronto e tensioni politiche, il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra costituita dal decreto legge fiscale, con la sanatoria estesa anche ai redditi e quelle su liti, cartelle e procedure di controllo già annunciate e all’annullamento delle cartelle sotto mille euro non pagate del periodo 2000-2010, da un decreto legge di semplificazioni e dal disegno di legge di bilancio. A questo si aggiunge il Documento programmatico di bilancio (Dpb) destinato a Bruxelles. Governo e Regioni hanno sbloccato investimenti per 4,2 miliardi nel 2019-2020.
Accordo trovato dopo un lungo tira e molla tra Movimento 5 Stelle e Lega. La pace fiscale avrà tra i suoi punti di forza e all’articolo 1 del decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri la dichiarazione integrativa «speciale» con flat tax al 20% con cui il contribuente potrà sanare gli importi non denunciati correttamente alle Entrate. Ma con tre paletti ben precisi fortemente voluti dal M5S: un massimo dichiarabile in più di un terzo rispetto all’anno d’imposta precedente entro un tetto di 100mila euro annui per gli ultimi periodi d’imposta fino a quello dichiarato entro il 31 ottobre 2017; niente sanatoria per chi non ha proprio presentato il modello, ossia il caso di omessa dichiarazione; una sola finestra per aderire con scadenza ad aprile-maggio 2019. Ai maggiori imponibili fatti emergere si applicherà un’imposta unica, ossia una flat tax, del 20 per cento. In questo modo la sanatoria consentirà di scontare non solo sanzioni e interessi ma anche la cosiddetta quota capitale. A questo si aggiunge la stretta sulle sanzioni amministrative. In quest’ultimo caso, saranno inasprite tutte le penalità e, come si sottolinea da fonti di Governo, quella per la dichiarazione infedele sarà rivista al rialzo del 20 per cento.
Sarà, però, una pace fiscale a otto strade. All’integrativa si aggiungeranno la definizione agevolata di processi verbali di constatazione (Pvc), avvisi di accertamento, liti pendenti, cartelle esattoriali con la rottamazione ter, lo stralcio minicartelle fino a mille euro, i ruoli su dazi e Iva all’importazione e la definizione agevolata sulle imposte di consumo delle e-cig . Sulle liti fiscali si registrano le maggiori novità dell’ultima stesura del decreto: con lo sconto per chi ha vinto in secondo grado che salirebbe all’80% del valore della lite (il 50% per chi ha vinto in primo grado) e la possibilità di pagare quanto dovuto sostanzialmente in cinque anni, con un massimo di 20 rate trimestrali.
Anche l’edizione «3.0» della rottamazione dei ruoli consente pagamenti in termini più ampi. Con la possibilità di rivedere il piano offerta anche a chi ha aderito alla precedente definizione agevolata delle cartelle ma a condizione che entro il 7 dicembre si sia in regola con le tre rate dovute per l’anno in corso.
Entrano nel perimetro della definizione agevolata anche le imposte di consumo relative alle sigarette elettroniche per chi ha contenziosi non ancora passati in giudicato e controlli in atto sarà sufficiente versare il 5% della richiesta erariale. Si conferma, inoltre, anche la cancellazione automatica delle micro-cartelle, ossia dei carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2018 fino a un importo massimo di mille euro. Una cancellazione che riguarderà non solo debiti fiscali ma anche multe per violazioni al Codice della strada e le imposte locali. Nel complesso si stima un abbattimento del 25% del magazzino delle somme a ruolo con uno stralcio per 10 milioni di contribuenti.
Il decreto spinge anche sul fisco telematico. Accanto alla conferma del debutto dal prossimo 1° gennaio dell’obbligo di e-fattura tra privati ma con sanzioni ridotte o addirittura azzerate nei primi sei mesi e poi con più tempo per l’emissione, debutta anche l’obbligo di inviare gli scontrini telematici (in due tempi a seconda del volume d’affari di negozi ed esercizi) in vista del lancio della lotteria degli scontrini. A questo si aggiunge anche una novità sul fronte del processo tributario: diventeranno obbligatori (e non più facoltativo come ora) notifica e deposito di atti processuali, documenti e provvedimenti in modalità telematica per i ricorsi e gli appelli dal 1° luglio del prossimo anno.
Gli approfondimenti dedicati a fattura elettronica, sanatoria delle liti e dei pvc, e rottamazione delle cartelle