Una sola possibilità per aderire e versare
La misura
Dopo una lunga trattativa tra le forze di maggioranza, l’accordo è stato trovato sull’aspetto più controverso della pace fiscale. Ci sarà la dichiarazione integrativa anche se con una serie di paletti. In primo luogo, non si potrà dichiarare più di un terzo dell’imponibile rispetto all’anno precedente entro un tetto massimo di 100mila euro all’anno per gli ultimi periodi d’imposta fino a quello dichiarato entro il 31 ottobre 2017. Agli importi fatti emergere si applicherà un’imposta unica (una flat tax) del 20 per cento. La finestra per aderire sarà concentrata tra aprile e maggio 2019. A fronte di questo, però, sarà previsto un inasprimento a regime sul fronte delle sanzioni amministrative. In questo caso, sulla dichiarazione infedele le penalità saranno più pesanti di un quinto
I nodi
Le principali criticità potrebbero essere rappresentate dalle tempistiche dell’operazione. Ci sarà, infatti, un’unica finestra per aderire concentrata tra aprile e maggio del 2019. Ma anche versamenti molto concentrati: si dovrà pagare il dovuto a luglio e a settembre