Nuovi contratti nell’E&C offshore per 400 milioni di dollari
Saipem mette in cascina nuovi contratti nell’ingegneria e costruzioni (E&C) offshore, ma vuole altresì spingere sulla diversificazione con l’obiettivo di ampliare il portafoglio di lavori collegato al gas e alle energie rinnovabili.
Così ieri la società guidata da Stefano Cao ha firmato 400 milioni di dollari di commesse distribuite tra Azerbaigian, Mare del Nord e Repubblica del Congo. Nel primo caso, Saipem si è vista assegnare, attraverso il consorzio tra la sua controllata Saipem Contracting Netherlands, Boshelf e Star Gulf Fzco, un contratto di tipo Surf (acronimo che sta per subsea, umbilicals, risers, flowlines e che sostanzialmente identifica il segmento dei sistemi sottomarini) per lo sviluppo del campo di Absheron gestito da Jocap, joint venture paritetica tra Total E&P Absheron e Socar Absheron, nel Mar Caspio. Alla società sono poi stati assegnati lavori da Humberside Gathering System Limited, per conto dei Tolmount Development Partners (Premier Oil e Dana Petroleum) per l’ingegneria delle condotte, l’approvvigionamento, la costruzione e l’installazione (Epci) relativi allo sviluppo del principale campo di gas Toulmont, nella parte meridionale del Mare
Andamento del titolo a Milano del Nord. L’ultima commessa riguarda infine un contratto di manutenzione, modifiche e migliorie (Mmo) da Eni Congo per tutti i siti offshore del gruppo nel paese per tre anni. I nuovi contratti, ha commentato ieri Stefano Porcari, chief operating officer della divisione E&C Offshore, confermano la capacità di Saipem «di consolidare la sua leadership nei mercati tradizionali», ma anche «di diversificare l’attività nei segmenti non-oil capex».
Tra questi, come detto, figura anche il comparto della clean energy da cui la società conta, come ha spiegato lo stesso ad Cao in una intervista rilasciata a Bloomberg, «di ricavare, in dieci anni, il 50-60% del portafoglio rispetto a circa il 10-15% di oggi» . Nonostante la risalita del prezzo del barile, gli investimenti delle compagnie petrolifere stentano a riprendere. Da qui la decisione di Saipem di puntare sempre pù sul segmento delle energie rinnovabili offshore, in particolare in Francia dove la società ha presentato un’offerta per un progetto di parco eolico nell’Atlantico targato Edf.