Le innovazioni spingono verso una logistica 4.0
Cobot, big data, logistics app in un settore che cambia. Sull’evoluzione digitale si basa il modello di business di diverse startup
La rivoluzione 4.0 entra nella logistica. Un settore in crescita, che oggi trova nuovo impulso allo sviluppo grazie all’innovazione, alle startup e all’attenzione alla customer experience da parte delle imprese. È iniziata l’era della logistica 4.0, in grado di garantire migliori servizi al cliente e una filiera più efficiente, con la piena visibilità e l’integrazione dei diversi processi.
Come rivela la ricerca 2018 dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano (che sarà presentata giovedì 8 novembre al convegno “Customer Experience, Startup e 4.0: la Logistica spicca il volo!” presso MiCo-Milano Convention Centre), nel mercato contract logistics crescono i volumi movimentati grazie alla spinta dell’eCommerce e a importanti elementi di innovazione. Si registra poi un grande dinamismo con ben 40 operazioni M&A in Italia nel biennio 2017-2018 e si riscontra più attenzione alla sostenibilità dal punto di vista sia ambientale, che economico e delle condizioni di lavoro.
Riguardo all’aspetto “green”, sui mezzi pesanti si diffonde la tecnologia per alimentazione Lng (Liquefied natural gas), capace di ridurre la CO2 del 15-20% e il particolato di almeno il 90%, con benefici anche in termini di costo a chilometro. Nei magazzini prendono piede carrelli con batterie agli ioni di litio, che portano a un risparmio totale sul consumo di energia elettrica superiore al 35%.
Sulle tecnologie digitali si basa il modello di business di gran parte delle startup specializzate nell’offerta di servizi logistici. Come Milkman (a Milano), che offre un servizio di delivery last mile con una gestione dinamica dei prezzi per slot di consegna e la visibilità sull’intero processo distributivo. Oppure IndaBox (nata a Torino), che gestisce una rete di punti di ritiro pacchi, tra lockers, negozi, bar e supermercati.
Il filo comune dell’innovazione tecnologica è il paradigma della rivoluzione 4.0, in cui sistemi Cps (Cyberphysical systems) comunicano tra loro in real time e monitorano i processi, creando una copia virtuale del mondo reale e consentendo di prendere decisioni decentralizzate. In magazzino, questo significa ad esempio introdurre carrelli di movimentazione dotati di tecnologia “natural navigation”, che si muovono autonomamente senza un tracciato prestabilito, grazie a una scansione laser dello spazio e alla creazione di un profilo 2D dell’ambiente. O sistemi di navigazione indoor basati sulla realtà aumentata, con carrelli dotati di telecamera frontale e di un tablet che mostra le immagini raccolte, a cui si sovrappongono indicazioni “stradali” e informazioni sulla missione da percorrere. E ancora, sistemi di Autonomous intelligent vehicle per carrelli in grado di aggirare gli ostacoli e comunicare tra loro per gestire le precedenze e assegnare gli ordini (Swarm Logistics). Inoltre nell’allestimento ordini i sistemi Cobot (Collaborative robot) possono supportare le attività di imballaggio e (domani) anche di prelievo. Per dare un’idea della portata di queste innovazioni, basti pensare che nel retail food le aziende che hanno introdotto l’automazione nei magazzini sono cresciute dal 2016 di circa il 350%.
Nel trasporto si assiste alla diffusione di app che consentono una comunicazione real time tra i sistemi di pianificazione centralizzati (Tms) e i singoli vettori/autisti. Soluzioni permettono una stima più precisa dell’orario di arrivo, migliorando il livello di servizio percepito dai clienti. Ma non solo: conoscere la posizione dei mezzi consente di pianificare al meglio le attività di ricezione e spedizione, riducendo la congestione nelle aree circostanti. Molte startup poi stanno introducendo sistemi evoluti per l’analisi dei Big Data della logistica (ad esempio Noodle Analytics) e piattaforme di incrocio domanda-offerta di servizi logistici con un rating sull’affidabilità del servizio.
Ma la rivoluzione tecnologica interessa anche il customer service. Nuovi strumenti digitali offrono visibilità sullo stato degli ordini e maggiore integrazione tra gli attori della filiera, introducendo workflow strutturati che rispondono a eventuali anomalie e alimentano sistemi di business intelligence e predictive analytics. Soluzioni che migliorano l’esperienza di aziende e consumatori.
Marco Melacini e Damiano Frosi sono rispettivamente direttore scientifico e direttore Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano
Anche i droni. Amazon ha iniziato a testare la consegna dei pacchi con i droni (foto a destra). Sopra , robot Starship Technologies per il recapito di cibo, documenti o piccoli oggetti. Sotto, dall’alto: il concept Renault EZ-PRO e lo ZF e-Go Mover, entrambi veicoli a guida autonoma