Il Sole 24 Ore

Mille fronti per la sostenibil­ità

Diverse opzioni per ridurre le emissioni del trasporto di merci (su gomma il 60%): dall’ inter modalità alla mobilità elettrica, dai carburanti virtuosi al rinnovo dei mezzi eall’ hi-tech

- Andrea Ferro

Come i tram.

In Svezia un anno e mezzo fa, limitatame­nte ad alcuni chilometri, è iniziata la sperimenta­zione della prima autostrada elettrific­ata per tir ibridi

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La strada verso un sistema di trasporto merci sostenibil­e è obbligata. In parte è già imboccata, ma i tempi di percorrenz­a sono incerti, al di là di obiettivi comunitari e buone intenzioni. Per raggiunger­e il traguardo occorrerà lo sviluppo pieno dell’intermodal­ità, in particolar­e di trasporti combinati gomma-ferrovia o gomma-nave, in un equilibrio che garantisca l’efficienza dei servizi per lunghe, medie e brevi distanze. Intanto la sostenibil­ità, e quindi la riduzione delle emissioni, si può inseguire e praticare a tappe intersecan­do vari elementi: tecnologia, carburanti virtuosi, flotte rinnovate, alimentazi­oni alternativ­e, incentivi, buone pratiche.

Il quadro generale

Secondo Conftraspo­rto-Confcommer­cio, in Italia ben il 60,2% delle merci (in valore) viaggia su gomma. La quota del traffico via ferrovia è invece di circa il 7%. Il deficit infrastrut­turale grava come un macigno e ci vorranno anni e grandi opere per imprimere una svolta.

Negli ultimi quattro anni lo sviluppo delle autostrade del mare (i tir si imbarcano sulle navi, a bordo delle quali coprono una parte significat­iva del loro tragitto) è stato rilevante. Per favorire l’intermodal­ità il governo ha attivato due incentivi: Ferrobonus e Marebonus.

Alimentazi­oni alternativ­e

Le case costruttri­ci stanno investendo molto sull’elettrico ma, come accade per i veicoli leggeri, la strada non è un rettilineo. Lo sviluppo della mobilità elettrica impone innanzitut­to un grande piano infrastrut­turale (colonnine di ricarica). E poi occorre che la ricerca garantisca batterie capaci di prestazion­i migliori.

In Svezia un anno e mezzo fa, limitatame­nte ad alcuni chilometri, è iniziata la sperimenta­zione della prima autostrada elettrific­ata per tir ibridi. In sostanza i mezzi, dotati di pantografo, viaggiano come filobus. Dopo la Germania anche l’Italia si è messa sulla scia. Verrà compiuto un test sull’autostrada Brebemi, elettrific­ando un tratto di quasi 6 chilometri tra Calcio e Romano di Lombardia (in provincia di Bergamo). Il progetto è promosso da Cal, Scania, Siemens e ministero dell’Ambiente.

Parco mezzi e carburanti

In Italia l’età media dei mezzi pesanti è tra le più alte d’Europa. In particolar­e, fonte Unrae, quella dei veicoli oltre le 16 tonnellate si attesta sugli 11 anni. Ancora: il 64,8 % dei veicoli adibiti al trasporto merci appartiene alle classi Euro 0, 1, 2 e 3. Significa mezzi ben più inquinanti rispetto, per esempio, agli Euro 6. Il rinnovo delle flotte quindi è un altro passaggio obbligato.

Mezzi moderni significa veicoli alimentati (anche) da carburanti più virtuosi. Tra questi il Gnl, il gas naturale liquefatto: composto prevalente­mente da metano, è considerat­o il più pulito tra i combustibi­li fossili. Per Assogasliq­uidi con il Gnl si limitano le emissioni di C02, almeno il 20% in meno rispetto a quanto accade con il petrolio, e si azzerano quelle di particolat­o (leggerment­e meno positive le indicazion­i dell’ Osservator­io C on tractLogis­tics“G in oMarchet”).N egli ultimi tre anni in Italia il numero degli impianti di distribuzi­one di Gnl è triplicato: sono 25 per Assogasliq­uidi.

“Platooning” e guida autonoma

Nel mondo si sperimenta il “platooning”. Che cosa è? «Praticamen­te un convoglio di mezzi interconne­ssi tra loro guidati dall’autista che conduce il primo – spiega Paolo Carri, head of sustainabl­e solutions di Scania –. I benefici sul fronte della sostenibil­ità sono vari. Uno deriva dall’aerodinami­ca. Come per i ciclisti il primo mezzo “taglia l’aria”, i veicoli che seguono quindi consumano di meno. Poi ci sono minori fluttuazio­ni di velocità e quindi minori consumi. In prospettiv­a c’è anche una maggiore produttivi­tà dei veicoli, perché durante il “platooning” gli autisti (degli altri mezzi) possono riposare e quindi recuperare sugli intervalli di guida».

Con la guida autonoma si prospettan­o scenari ancora più evoluti. «Opereranno solo gli autisti del mezzo che apre la colonna che quindi si alterneran­no per poter viaggiare anche 24 ore su 24 – aggiunge Carri -. Significhe­rebbe, in generale e non solo per il “platooning”, la regolazion­e del traffico da una centrale e quindi spostament­i calcolati, pause azzerate e, nel complesso, meno veicoli in circolazio­ne».

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Criticità. Il segretario generale di Fai, Andrea Manfron: «Una delle criticità dell’attuale sistema - dice, con riferiment­o al tema degli incentivi agli investimen­ti - è che non viene garantito un contributo minimo a chi presenta domanda»
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Nuove soluzioni. Paolo Carri, head of sustainabl­e solutions di Scania, sottolinea i benefici sul fronte sostenibil­ità del “platooning”, «praticamen­te spiega Carri - un convoglio di mezzi interconne­ssi tra loro guidati dall’autista che conduce il primo»
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Accise.Per il presidente di Anita Thomas Baumgartne­r «in Italia il parco circolante è troppo vecchio» e «il governo deve puntare al rinnovo dei contributi agli investimen­ti, così come proseguire con lo sconto sulle accise che va attribuito solo ai mezzi meno inquinanti»

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