Riassetto Ascopiave, al via l’asta per i clienti retail
Nominati advisor la banca d’affari Rothschild e lo studio legale BonelliErede Il gruppo punta al consolidamento nel settore della distribuzione gas
Scatta ufficialmente il riassetto Ascopiave. La strada per la multiutility veneta, che ieri a Piazza Affari è salita del 2,9%, appare tracciata: consolidamento nel settore della distribuzione del gas, ma valorizzazione della vendita di gas ed energia con la cessione di 700mila clienti finali.
Scatta ufficialmente il riassetto di Ascopiave con il cda che ha nominato ufficialmente come advisor la banca d'affari Rothschild e lo studio legale BonelliErede. La strada per la multiutility veneta, come riportato da Radiocor, appare ora tracciata: percorrerla non sarà breve né semplice ma Piazza Affari punta già su questa ipotesi con il titolo che ieri ha chiuso in rialzo del 2,9% a ridosso di 3 euro.
Il gruppo energetico controllato da 91 Comuni (principalmente della provincia di Treviso) punta da una parte al rafforzamento e al consolidamento nel settore della distribuzione gas, di cui è già il sesto operatore italiano e vuole mantenere il controllo (per questo ha rispedito al mittente in estate le avances del fondo F2i), prendendo in esame «partnership strategiche». Dall’altra parte Ascopiave avvia la valorizzazione della vendita di gas ed elettricità ai clienti finali, con una plausibile cessione della quota di controllo. Parole che hanno fatto immediatamente drizzare le antenne agli addetti ai lavori poiché sul mercato, presumibilmente nel primo semestre del 2019, arriverà un pacchetto di quasi 700mila clienti finali. Un boccone molto ghiotto, che non si vedeva da parecchio tempo, per chi vuole fare un salto dimensionale nel settore della vendita di elettricità e gas in attesa della liberalizzazione completa. La sua valutazione? Guardando l'ultima transazione (l'acquisto dei clienti Gas Natural da parte di Edison) si potrebbero sfiorare i 450 milioni di euro di enterprise value contando che i clienti Ascopiave hanno dei profili di consumi più elevati, anche se ovviamente sul mercato circolano già le ipotesi di prezzo più disparate. I possibili soggetti interessati al dossier? Tutti i i big stranieri attivi in Italia come i francesi di Edf (con Edison) e Engie (beffata proprio da Foro Buonaparte sull'ultima asta per i clienti Gas Natural), i tedeschi di E.On e gli spagnoli di Iberdrola ma anche gruppi italiani come Hera, A2A, Alperia, Green Network e la stessa Eni Gas & Luce.
Edison, del resto, aveva già offerto ad Ascopiave nei mesi scorsi la propria distribuzione gas in Veneto (Rab di 100-120 milioni) in cambio dei clienti retail ed è sulla scorta di questa proposta informale che Rothschild ha sondato altrettanto informalmente diversi interlocutori, contigui e non dal punto di vista geografico, per capire quale strada di sviluppo strategico indicare al management. Ne è uscito un verdetto chiaro: puntare su un business più regolato e “sicuro” come la distribuzione gas e valorizzare i clienti finali conservando comunque una quota di minoranza di questo business per mantenere il presidio sul territorio e godere anche della plausibile creazione di valore.
Le prossime settimane saranno cruciali per avviare l'intero riassetto, che dovrebbe comunque entrare nel vivo con il nuovo anno per concludersi entro il primo semestre.