Toninelli: «Piloni Roma-L’Aquila in stato allarmante»
La risposta del gestore: «Sono sicuri, dal ministro allarmismo ingiustificato»
La botta: «Piloni in condizioni allarmanti». La risposta: «Autostrada sicura», a meno di terremoti. Si infuoca (sebbene a distanza) la polemica tra il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e i vertici dell’Autostrada dei Parchi, che collega il Lazio con l’Abruzzo. Sullo sfondo c’è il decreto per la ricostruzione del Ponte crollato a Genova, che da una parte inaugura la nuova banca dati per il controllo del pericolo di cedimenti delle infrastrutture a rischio degrado. Dall’altra anticipa i fondi (192 milioni, rimasti però incagliati per l’assenza dei provvedimenti attuativi) per gli interventi più urgenti di messa in sicurezza antisisimica delle autostrade A24 e A25, in attesa dello sblocco del piano complessivo (3,1 miliardi) che vede confrontarsi da mesi, in un braccio di ferro anche con il precedente governo, concessionaria e ministero.
Parlando di fronte ai costruttori dell’Ance (vedi pagina 5) il ministro delle Infrastrutture rivendica l’impegno al monitoraggio delle opere pubbliche, da avviare attraverso una nuova banca dati (Ainop) che dovrebbe contenere la «cartella clinica» di tutte le infrastrutture a partire dal 30 aprile 2019. «Grazie ai dati condivisi nell’Ainop - ha detto Toninelli - potremo fare quel monitoraggio continuo su ponti, viadotti, cavalcavia che abbiamo previsto nel decreto Genova e che ci permetterà di capire dove andare a fare ispezioni. Esattamente come stiamo già facendo sui viadotti della A24 e A25, laddove alcuni piloni, che ho potuto visionare con i miei occhi, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti». Parole che suscitano l’immediata reazione dei vertici della società autostradale tirata in ballo dal ministro. «L’autostrada è sicura - è la replica consegnata in una nota - fatti salvi i rischi che possono derivare da eventuali eventi sismici, cosa che rende necessari e urgenti, come reiteratamente chiesto dalla concessionaria e certificato dallo stesso Mit, lavori per la messa in sicurezza antisismica». La società concessionaria parla di «allarmismo ingiustificato» e a conforto cita le conclusioni del report (che Il Sole-24 Ore ha potuto visionare) emesso a seguito dei sopralluoghi effettuati il 12 settembre e l’8 ottobre,secondo cui «si può affermare con certezza che lo stato di degrado ed ammaloramento» dei piloni «non pregiudica la stabilità e la sicurezza dell’opera».