Primo tête-à-tête per Alitalia e Ferrovie C’è anche Mediobanca
In attesa che tutti i nodi politici vengano sciolti parte oggi il confronto tecnico tra Alitalia e Fs. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, in giornata una folta delegazione del gruppo guidato da Gianfranco Battisti è attesa dai commissari della compagnia, affiancati dall’advisor Rothschild. Dopo la manifestazione d’interesse dei giorni scorsi, pur preliminare e quindi non vincolante, Ferrovie dello Stato ha acquisito il diritto di entrare nella data room e acquisire tutte le informazioni relative allo stato di salute della compagnia e al turnaround avviato dalla gestione commissariale; è in questo contesto che si colloca l’incontro di oggi, nel quale - oltre al passato e al presente - si proverà a guardare al futuro. Cioè al piano di rilancio che il governo, in particolare con il vice premier Luigi Di Maio, sta immaginando per la compagnia.
Uno dei pochi tasselli definiti, o per lo meno che più stanno a cuore a Palazzo Chigi, è il coinvolgimento di Fs. La società è partecipata dal Tesoro, con il ministro Tria che ancora non ha «autorizzato» l’intervento nel capitale della compagnia, ma intanto i vertici proveranno a mettere a fuoco come potrà strutturarsi l’operazione. Per questo Fs ha deciso di farsi assistere da Mediobanca, con cui però non ci sono ancora mandati ufficiali, che dovrà declinare aspetti finanziari e industriali di un dossier tutt’altro che facile (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). L’obiettivo, come più volte detto negli ultimi giorni, è di un’integrazione dei servizi offerti dalle sue società, con il conferimento di alcuni asset da parte di Fs; tuttavia, difficilmente Battisti potrà evitare anche un impegno finanziario diretto, sottoscrivendo quindi una parte dell’aumento di capitale che il governo sta mettendo in cantiere. Del «quanto» e del «come» si inizierà a ragionare oggi, mentre il «quando» è l’unica certezza: c’è da fare molto in fretta, vista la scadenza della gesione commissariale di fine ottobre. «Per fine mese ci saranno delle buone notizie, partendo da Fs, come abbiamo sempre detto», ha ribadito ancora ieri il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.
Secondo quanto trapela, allo studio c’è un intervento in due fasi. La prima, da far scattare nelle prossime settimane, prevede l’aumento a carico dello Stato: una parte a carico del Tesoro, con la conversione in equity di una porzione del prestito ponte, e l’altra di Ferrovie dello Stato; in parallelo Cdp studierà il supporto finanziario per il rinnovo della flotta. Chiuso questo passaggio, si aprirà il secondo, quello privato: l’obiettivo è trovare uno o più partner privati. I principali indiziati restano China Eastern, easyJet e soprattutto Delta, che ieri interpellata - se l’è cavata con una frase di circostanza che non sembra chiudere nessuna porta: «Alitalia è un partner di lunga data di Delta e fa parte della joint venture transatlantica di Delta con Air France-Klm», ha dichiarato un portavoce della compagnia americana.