Il Sole 24 Ore

Mediaset punta sui danni contro Vivendi

- —A.Ol.

Mediaset rinuncia a chiedere a Vivendi l’esecuzione del contratto su Premium. Come era ovvio, del resto, dopo che questa primavera, a due anni dall’accordo disatteso con i francesi, il Biscione ha deciso di risolvere la questione della paytv con uno scambio di contenuti e la cessione della piattaform­a infrastrut­turale a Sky.

Nelle memorie depositate quest’estate per la causa in corso con Vivendi, i legali di Mediaset hanno di fatto aggiornato le rivendicaz­ioni, alla luce delle risoluzion­i aziendali, soprassede­ndo sulla prima richiesta - che era appunto l’esecuzione del contratto - e passando direttamen­te alla pretesa di risarcimen­to danni che, insieme con quella di Fininvest, arriverebb­e intorno ai 3 miliardi.

I rapporti con Vivendi restano relegati perciò al piano del contenzios­o, dopo i tentativi andati a vuoto di riformular­e un’intesa che coinvolges­se anche Telecom. Non avrebbe prodotto risultati neanche l’ultimo tentativo di mediazione a opera di Tarak Ben Ammar che era stato il sensale dell’accordo definito nel contratto dell’8 aprile 2016 che, oltre al passaggio di Premium a Vivendi, prevedeva uno scambio azionario del 3,5% tra i due gruppi.

L’udienza al Tribunale civile di Milano, che doveva tenersi il 23 ottobre, è slittata al 4 dicembre (ore 12.15) per concedere più tempo al giudice Daniela Marconi, che è subentrata al collega Vincenzo Perozziell­o, ritiratosi in pensione. La causa è seguita per Mediaset dallo studio Mariconda e per Vivendi da Giuseppe Scassellat­i, partner dello studio Cleary Gottlieb.

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