«L’Italia all’avanguardia ma la politica trascura i temi ambientali»
L’onda del voto ecologista, che ha tinto di verde le elezioni in Baviera, Lussemburgo e Belgio, difficilmente lambirà l’Italia. Colpa dell’«enorme sottovalutazione dei temi ambientali» da parte della classe politica e dei giornali che la raccontano, spiega Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente eletto più volte in Parlamento nelle file del Pd.
Nell'ultima campagna elettorale di ambiente si è parlato pochissimo. Perché?
In Italia il rapporto tra la politica e l’informazione è come quello tra Dorian Gray e il suo ritratto, e non so quale è l’uno e quale è l’altro. La sottovalutazione del tema ambiente è un problema pesante perché sotto molti aspetti la nostra economia è invece molto avanti: un terzo delle nostre industrie manifatturiere, quelle che esportano e innovano di più, hanno fatto investimenti in campo ambientale. A fronte di questo, l’informazione e la politica sono molto indietro: l’ambiente è pressoché assente nei tweet e negli interventi dei leader politici, da Renzi a Di Maio e Salvini. L’unico che ne parla parecchio è Gentiloni.
Cosa ci manca per fare dell’ambiente una priorità politica?
L’Italia è di gran lunga il miglior Paese Ue per l’economia circolare, ma questo non è veicolato dalla politica. Che si dimentica come l’ambiente sia anche un ambito di competizione economica: all’ultimo congresso del Partito comunista cinese il segretario Xi Jinping ha nominato l’ambiente 89 volte, 70 l’economia, non pervenuti comunismo e socialismo. Certo, l’inquinamento è un problema, ma l’ambiente è considerato una frontiera geopolitica.
Perché il Pd non ha spinto di più sull’ambiente?
Quando nacque il Pd Veltroni disse tra gli applausi scroscianti che doveva essere il più grande partito ambientalista d’Europa. Purtroppo questo non è avvenuto. Anche perché cultura e personale politico del Pd sono vecchi: è un problema di testa, anche i giovani sono vecchi. Sono state fatte leggi importanti su ecoreati, agenzie ambientali ed ecobonus, ma non sono mai entrate nel racconto del Pd. Un’occasione mancata, e abbiamo perso il voto giovane soprattutto su quel fronte.
C’è un futuro per i Verdi in Italia e in Europa?
Se c’è un terreno su cui l’Europa si è guadagnata i galloni del futuro questo è l’ambiente. In Italia buona parte delle norme ambientali sono frutto di regole Ue più avanzate, e gli accordi di Kyoto senza l’Europa sarebbero morti. Se tu spieghi questo fai capire a che serve l’Europa.
A maggio c’è il voto Ue. I Verdi saranno protagonisti? I Verdi hanno una posizione avanzata sui diritti e sono il partito più europeista, quindi hanno molto da dire in questa partita. L’ambiente poi è centrale per individuare una missione dell’Europa percepita come positiva sia dai cittadini che dal mondo. Ma cosa accadrà lo scopriremo solo vivendo.
I Verdi hanno una posizione avanzata sui diritti e sono il partito più europeista, quindi hanno molto da dire nel voto Ue