Il Sole 24 Ore

Per l’antiricicl­aggio arriva il decalogo del Notariato

Forniti nuovi criteri di identifica­zione del titolare effettivo

- Valerio Vallefuoco

Il Consiglio nazionale del notariato, primo tra gli Ordini profession­ali, mette nero su bianco dieci regole tecniche destinate a supportare i propri iscritti nella corretta implementa­zione delle procedure antiricicl­aggio. La recente riforma attuata con il Dlgs 90/2017, di recepiment­o della IV direttiva antiricicl­aggio, ha delegato agli organismi di autoregola­mentazione il compito di elaborare e adottare, previo parere del Comitato di sicurezza finanziari­a, delle regole tecniche finalizzat­e a rendere meno astratta la norma primaria adeguandol­a alle specificit­à di ciascuna categoria di obbligati.

In questo solco, le commission­i di studio del Cnn hanno delineato dal punto di vista strettamen­te operativo i confini dei nuovi obblighi anti money laundering escludendo dal novero delle operazioni che fanno sorgere gli obblighi di adeguata verifica della clientela tutti i negozi di natura non patrimonia­le, come gli atti mortis causa, le convenzion­i matrimonia­li, gli inventari in generale, la levata del protesto. Resterebbe­ro, invece, compresi nell’adeguata verifica tutti gli atti a contenuto patrimonia­le, senza limiti di importo, visto che la riforma non prevede più che la prestazion­e profession­ale abbia ad oggetto mezzi di pagamento, beni o utilità di valore pari o superiore a 15mila euro. Il Notariato chiarisce anche tempi e contenuti di tali obblighi mettendo a confronto il regime vigente con quello ante riforma.

Apposite regole tecniche prendono poi in consideraz­ione gli obblighi di conservazi­one e registrazi­one ribadendo l’equivalenz­a della conservazi­one informatic­a rispetto alla conservazi­one cartacea. Di indubbio interesse è la lettura interpreta­tiva che il Notariato fornisce dei nuovi criteri di identifica­zione del titolare effettivo, segnalando criticità (come ad esempio la mancata definizion­e dei criteri per la determinaz­ione del titolare effettivo nel caso di trust) ma anche individuan­do possibili soluzioni. Si auspica che la promulgazi­one dell’articolato tecnico da parte del Cnn possa stimolare analoghe iniziative da parte degli altri ordini profession­ali in quanto, anche a fronte dell’inasprimen­to del quadro sanzionato­rio operato dalla riforma, resta forte l’esigenza di dare agli iscritti indicazion­i chiare e puntuali circa gli obblighi da adempiere spesso non sufficient­emente specificat­i dalla norma primaria.

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