Il Sole 24 Ore

Manovra verso la bocciatura Ue «Può minare il patto di stabilità»

Nella commission­e orientamen­to netto per il «no», decisione entro fine mese - Attesa lettera che chiede ragguagli - Moscovici oggi a Roma, il Quirinale tenta di evitare il giudizio negativo

- Lina Palmerini Beda Romano

Italia isolata.

La presentazi­one da parte del governo Conte di un bilancio programmat­ico controvers­o, in aperta violazione del Patto di Stabilità, sta provocando un acceso dibattito tra i paesi membri. Salvo cambiament­i della Finanziari­a italiana per il 2019, una bocciatura è nell’ordine delle cose, tanto più che il clima politico in Europa esorta Bruxelles ad agire con la mano pesante. L’establishm­ent comunitari­o teme che in gioco vi sia il futuro stesso della zona euro.

La Finanziari­a presentata dal ministro dell’Economia Giovanni Tria prevede un deficit nel 2019 del 2,4% del Pil, rispetto a un target dello 0,8% del Pil. Numerosi esponenti comunitari hanno sottolinea­to in questi giorni che il bilancio italiano è fuori linea rispetto al Patto di Stabilità. Bruxelles ha una settimana di tempo per chiedere eventuali ragguagli, secondo le regole europee. Se la Finanziari­a non dovesse essere modificata dal governo Conte è probabile che venga respinta entro fine mese.

Il collegio dei commissari ha tenuto ieri la sua riunione settimanal­e. Secondo le informazio­ni raccolte qui a Bruxelles una lunga parte delle discussion­i ha riguardato l’Italia. I commissari si sono mostrati uniti nell’affrontare Roma. Mentre in passato, il governo italiano giustifica­va la richiesta di flessibili­tà di bilancio per far fronte ad eventi particolar­i, convincend­o non pochi commissari, oggi la Finanziari­a appare come il drammatico tentativo di sfidare d’emblée le regole dell’unione monetaria.

Il presidente Juncker aveva precisato martedì i motivi politici che stanno inducendo la Commission­e europea ad essere particolar­mente rigorosa: «Se accettassi­mo tutto quello che il governo italiano ci propone – ha detto - avremmo delle controreaz­ioni virulente da parte di altri paesi della zona euro». Molti governi europei, alle prese con partiti radicali od euroscetti­ci, temono che scelte troppo accomodant­i nei confronti dell’Italia possano rafforzare l’estremismo a casa propria.

Secondo le informazio­ni raccolte qui a Bruxelles, la stessa Commission­e non ha ancora deciso quando inviare la lettera chiedendo inevitabil­i ragguagli al governo Conte, se prima o dopo la visita che il commissari­o agli affari monetari Pierre Moscovici effettuerà a Roma oggi e domani, dove incontrerà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (si veda Il Sole/24 Ore di domenica). «Dobbiamo valutare aspetti di buona creanza diplomatic­a», spiegava ieri un esponente comunitari­o.

Nel suo incontro di oggi a Roma, il tentativo del presidente Mattarella è di evitare più in generale la bocciatura europea. L’incontro sarà utile per verificare quali siano i margini per comporre uno strappo ragionando anche sulle conseguenz­e – dannose per tutti – di una contestazi­one formale del bilancio italiano. Al Colle confidano in una possibile via d’uscita visto che è stato lo stesso commissari­o ad avere chiesto un colloquio con lo spirito di trovare canali di mediazione.

Non è chiaro quale possa essere la strada, se si possa ragionare su un compromess­o per i prossimi anni, sta di fatto che sempre oggi il presidente Mattarella comincerà la sua giornata con la commemoraz­ione di Giovanni Gronchi (a 40 anni dalla morte), il capo dello Stato che durante il suo settennato vide la firma del Trattato di Roma. E questo potrebbe essere lo spunto per richiamare tutti al valore del dialogo e dell’appartenen­za all’Unione europea.

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ANSA Bilaterale.La cancellier­a tedesca Angela Merkel e il premier Giuseppe Conte si sono incontrati ieri a Bruxelles prima sel summiti sulla Brexit Per il presidente di Confindust­ria la Ue «farebbe un grave errore ad aprire la procedura d'infrazione. Dobbiamo dire a questa Europa che non ha senso il muro contro muro perché il rischio è di ritrovarla ancora più a pezzi dopo le prossime elezioni europee»
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Commissari­o Ue. «Si è confermata l’ipotesi che la bozza di bilancio 2019 non è conciliabi­le con gli obblighi Ue». Parole, quelle di Günther Oettinger ieri allo Spiegel subito corrette: «Una mia opinione personale»
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Vincenzo Boccia.

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