Conte: sì al dialogo ma non ci sono margini per cambiare
Il premier vede la Merkel: manovra in un quadro di sostenibilità dei conti
«L’Italia non ha alcun piano B, non vuole dare nessuna spallata all’Europa, vuole solo avere il pieno diritto di varare una manovra di bilancio di rottura rispetto al passato. Le principali riforme previste nel contratto di governo sono in un quadro di sostenibilità dei conti pubblici e il superamento della Fornero avrà un effetto sulla produttività del Paese grazie al ricambio generazionale». È il ragionamento che il premier Giuseppe Conte ha illustrato al cancelliere tedesco, Angela Merkel nel colloquio avuto ieri prima della cena tra i capi di Stato e di Governo dei 27 dedicata alla Brexit.
Solo poche ore prima lo Spiegel on line aveva pubblicato la dichiarazione del commissario Ue al Bilancio, Guenther Oettinger, secondo il quale «la commissione Ue rigetterà la manovra del bilancio italiano». Parole in parte corrette ma che provocano la reazione del vicepremier Matteo Salvini: «Siamo convinti della manovra, non la cambieremo. Smettetela - dice il ministro dell’Interno - e lasciate che il governo italiano lavori per gli italiani». Sullo stesso tono l’altro vicepremier Luigi Di Maio: «Oettinger e tutti i commissari europei dovrebbero iniziare a comportarsi da persone serie e mordersi la lingua tre volte prima di fare dichiarazioni, come faceva il signor Palomar, raccontato da Calvino, il quale se al terzo morso di lingua era ancora convinto della cosa che stava per dire, la diceva; se no stava zitto. In questo modo passava settimane e mesi interi in silenzio». Per Di Maio «un rifiuto a prescindere è intollerabile. Gli impegni saranno rispettati, ma non si può più morire di austerità».
Quello che è certo è che sulla manovra italiana ci sarà un dibattito al vertice Ue, che verrà avviato dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. «Non vedo come il presidente della Commissione possa restare in silenzio», hanno riferito fonti di Bruxelles, in quanto «il caso è sufficientemente grave e la minaccia all'euro sufficientemente grande per preoccupare il presidente della Commissione». Conte si dice fiducioso «in un dialogo costruttivo, sicuramente avremo delle osservazioni e ci confronteremo con esse» ma un margine per cambiare la manovra non c’è: «Noi - dice prima di incontrare Merkel - l’abbiamo studiata molto bene». Per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia «l’Europa farebbe un grave errore ad aprire la procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia».
L’eccessiva accondiscendenza della cancelliera tedesca per le ragioni del Governo italiano sulla manovra è stata criticata da alcuni rappresentanti politici tedeschi, come il leader dei liberali, Christian Lindner. Con il premier italiano Conte la Merkel ha anche affrontato la questione dei migranti “secondari” che preoccupano il ministro dell’Interno Horst Seehofer. Piccoli numeri di migranti secondari vengono riportati ogni mese in Italia sulla base degli accordi tra le polizie dei due Paesi ma il ministro Matteo Salvini non ha ancora proceduto alla firma dell’accordo già raggiunto tra i tecnici dei due ministeri dell’Interno.