Il Sole 24 Ore

Conte: sì al dialogo ma non ci sono margini per cambiare

Il premier vede la Merkel: manovra in un quadro di sostenibil­ità dei conti

- Dal nostro inviato Gerardo Pelosi BRUXELLES

«L’Italia non ha alcun piano B, non vuole dare nessuna spallata all’Europa, vuole solo avere il pieno diritto di varare una manovra di bilancio di rottura rispetto al passato. Le principali riforme previste nel contratto di governo sono in un quadro di sostenibil­ità dei conti pubblici e il superament­o della Fornero avrà un effetto sulla produttivi­tà del Paese grazie al ricambio generazion­ale». È il ragionamen­to che il premier Giuseppe Conte ha illustrato al cancellier­e tedesco, Angela Merkel nel colloquio avuto ieri prima della cena tra i capi di Stato e di Governo dei 27 dedicata alla Brexit.

Solo poche ore prima lo Spiegel on line aveva pubblicato la dichiarazi­one del commissari­o Ue al Bilancio, Guenther Oettinger, secondo il quale «la commission­e Ue rigetterà la manovra del bilancio italiano». Parole in parte corrette ma che provocano la reazione del vicepremie­r Matteo Salvini: «Siamo convinti della manovra, non la cambieremo. Smettetela - dice il ministro dell’Interno - e lasciate che il governo italiano lavori per gli italiani». Sullo stesso tono l’altro vicepremie­r Luigi Di Maio: «Oettinger e tutti i commissari europei dovrebbero iniziare a comportars­i da persone serie e mordersi la lingua tre volte prima di fare dichiarazi­oni, come faceva il signor Palomar, raccontato da Calvino, il quale se al terzo morso di lingua era ancora convinto della cosa che stava per dire, la diceva; se no stava zitto. In questo modo passava settimane e mesi interi in silenzio». Per Di Maio «un rifiuto a prescinder­e è intollerab­ile. Gli impegni saranno rispettati, ma non si può più morire di austerità».

Quello che è certo è che sulla manovra italiana ci sarà un dibattito al vertice Ue, che verrà avviato dal presidente della Commission­e Jean-Claude Juncker. «Non vedo come il presidente della Commission­e possa restare in silenzio», hanno riferito fonti di Bruxelles, in quanto «il caso è sufficient­emente grave e la minaccia all'euro sufficient­emente grande per preoccupar­e il presidente della Commission­e». Conte si dice fiducioso «in un dialogo costruttiv­o, sicurament­e avremo delle osservazio­ni e ci confronter­emo con esse» ma un margine per cambiare la manovra non c’è: «Noi - dice prima di incontrare Merkel - l’abbiamo studiata molto bene». Per il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia «l’Europa farebbe un grave errore ad aprire la procedura d'infrazione nei confronti dell’Italia».

L’eccessiva accondisce­ndenza della cancellier­a tedesca per le ragioni del Governo italiano sulla manovra è stata criticata da alcuni rappresent­anti politici tedeschi, come il leader dei liberali, Christian Lindner. Con il premier italiano Conte la Merkel ha anche affrontato la questione dei migranti “secondari” che preoccupan­o il ministro dell’Interno Horst Seehofer. Piccoli numeri di migranti secondari vengono riportati ogni mese in Italia sulla base degli accordi tra le polizie dei due Paesi ma il ministro Matteo Salvini non ha ancora proceduto alla firma dell’accordo già raggiunto tra i tecnici dei due ministeri dell’Interno.

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DI MAIO «Oettingerd­ovrebbe mordersi la lingua tre volte prima difare dichiarazi­oni»SALVINI«Lancio un appello a Berlino, Parigi, Bruxelles: lasciateci lavorare»
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