Scoperti altri rifiuti abbandonati nel Milanese
Incendio doloso a Milano: controlli sono in corso, per ora fumi non tossici
I carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico, hanno scoperto nel Milanese un capannone industriale che era stato riempito in modo abusivo di rifiuti di plastica che non trovano la destinazione del riciclo. Domenica alla periferia Nord di Milano era andato a fuoco un altro capannone industriale riempito di residui riciclabili che non trovano mercato, e fino a ieri l’odoraccio dell’incendio aveva disturbato interi quartieri; martedì a fuoco un deposito di carta da macero a Novate Milanese; la settimana scorsa a Pavia era stata scoperta una banda di malviventi che riempiva di spazzatura gli impianti abbandonati e poi le dava fuoco.
Sul caso dell’incendio di domenica nel capannone della Ipb Italia nella zona nord di Milano sta indagando anche la Direzione distrettuale antimafia, diretta dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci. «L’Arpa sta facendo tutti i rilievi e risulta che non ci sono sostanze tossiche nei fumi, sopra i livelli ordinari. Cioè non c’è benzene e non ci sono inquinanti, questo ci rassicura; però è chiaro che l’odore c’è». Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli.
Nel caso della nuova scoperta del Noe, il capannone riempito di rifiuti si trova a Cornaredo (Milano). I cittadini avevano segnalato l’insolito viavai di camion. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, si è complimentato con i carabinieri.