Il Sole 24 Ore

Popolari, oggi il Consiglio di Stato decide sulla riforma

La Corte d’Appello sospende le multe Consob ai vertici di Popolare Bari

- Laura Serafini

Il Consiglio di Stato ha fissato per oggi l’udienza di merito per recepire la decisione della Consulta sulla riforma delle banche popolari. L’appuntamen­to è importante perché, nonostante la Corte costituzio­nale abbia rigettato in buona parte le eccezioni di incostituz­ionalità, resta aperta la questione della legittimit­à dell’esclusione del diritto al rimborso del recesso, che si concretizz­a con la previsione della circolare di Banca d’Italia in base alle quale il rimborso può essere rinviato in tutto o in parte senza limiti di tempo.

Il Consiglio di Stato già oggi potrebbe decidere, nel momento in cui entrasse nel giudizio di merito, di revocare la misura di sospensiva della norma. Può farlo con un’ordinanza di revoca immediata, e in tal caso la legge di riforma delle banche popolari entrerebbe di nuovo in vigore facendo decorrere i termini residui per il passaggio a spa della Popolare di Bari e di Sondrio. Nel frattempo, però, è intervenut­o il decreto Milleproro­ghe del luglio scorso che ha rinviato i termini per la trasformaz­ione a fine dicembre 2018, per cui le due Popolari potranno proseguire senza scossoni nel loro percorso.

Gli avvocati di parte che hanno avviato i ricorsi ritengono verosimile il fatto che i giudici amministra­tivi contestino la legittimit­à della circolare della Banca d’Italia sulla esclusione del rimborso del diritto di recesso. «Il Consiglio si è già espresso in questo senso nell’istanza di remissione alla Corte», chiosa l’avvocato Francesco Saverio Marini. Nell’ordinanza 5277/2016, ricorda la memoria presentata al Consiglio di Stato, i giudici fanno notare come la circolare «incide immediatam­ente sulla libertà negoziale, che si esercita anche attraverso l’espression­e del voto in assemblea sicchè risulta evidente il pregiudizi­o che deriva già ai fini della formazione della propria volontà negoziale in sede di espression­e del suddetto voto dall’eventualit­à di vedersi escluso il diritto al rimborso in caso di recesso».

Per conoscere in ogni caso i contenuti della decisione del Consiglio di Stato bisognerà attendere almeno un mese e mezzo. Un lasso temporale che non giova a una banca come la Popolare di Bari che ha in programma l’assemblea per la trasformaz­ione in spa a dicembre. Sapere prima come regolarsi sul rimborso del recesso sarebbe meglio. D’altro canto, se i giudici amministra­tivi dichiarass­ero l’illegittim­ità parziale della circolare di Banca d’Italia, i soci della banche già trasformat­e che si sono visti negare in toto il rimborso potrebbero chiedere di essere pagati.

Sempre ieri sono arrivate altre novità da Bari. La Corte d’Appello della città pugliese ha disposto la sospensiva del provvedime­nto con il quale Consob a metà settembre aveva multato i vertici della Popolare di Bari e l’istituto stesso, in qualità di responsabi­le amministra­tivo, per complessiv­i 2,6 milioni di euro. La Corte ha così accolto,“inaudita altra parte” dunque senza sentire Consob, l’impugnazio­ne da parte dell’istituto. Nelle prossime settimane il procedimen­to andrà avanti con la comparizio­ne delle parti.

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