Il fondo Equinox tratta per entrare nel ciclismo top
Esclusiva per il 40% di Manifatture Valcismon (marchio Castelli)
Equinox è molto vicino allo «sbarco» nel mondo del ciclismo di alta gamma. Il fondo creato e guidato da Salvatore Mancuso, secondo quanto anticipato da Radiocor, è in esclusiva per rilevare il 40% di Manifattura Valcismon, storica società con sede a Fonzaso (Belluno), specializzata nell’abbigliamento tecnicosportivo e controllata dalla famiglia Cremonese. Un gioiellino, secondo gli addetti ai lavori, che controlla marchi top come Castelli, considerato tra i migliori in assoluto per le due ruote, Sportful (ciclismo e sci nordico) e Karpos, specializzato su trekking e outdoor. Castelli si è inoltre ritagliato una crescente visibilità a livello mediatico: oggi firma la maglia rosa del Giro d'Italia e veste la Sky di Chris Froome (vincitore di quattro Tour de France), oltre a essere sponsor della Maratona delle Dolomiti. Anche per questo la procedura di cessione del 40% di Manifattura Valcismon – la famiglia Cremonese continuerà a detenere il controllo – ha attratto molti investitori sulla scia della ricca cessione di Pinarello (al fondo L Catterton) che ha risvegliato in generale tutto il mercato delle due ruote.
Così, su Manifattura Valcismon, sono risultati molto attivi Epic (il primo club deal di Mediobanca) ed Ergon Capital, anche se alla fine a strappare l’esclusiva è stata Equinox, che avrebbe messo sul piatto una cifra attorno a 90 milioni per una valutazione complessiva della società che, earn-out compresi, si avvicina ai 250 milioni. L’esclusiva scadrà nei prossimi giorni e l’attesa è per un’offerta confermatoria del fondo per poi chiudere l’operazione entro fine anno. Interpellato sul dossier, il fondo Equinox ha preferito non commentare.
Manifattura Valcismon ha chiuso il 2017 con un fatturato di quasi 70 milioni (+9% sul 2016), un mol di 11,7 milioni (+14%), un utile netto in crescita a 8,3 milioni e una posizione finanziaria netta vicina allo zero. Il marchio Castelli genera il 57% del fatturato (contro il 39% di Sportful), che in generale viene realizzato per il 74% all’estero con l'export cresciuto del 10% nel 2017. Infine, tra le possibili exit per il nuovo investitore, sarebbe anche prevista la quotazione di Manifattura Valcismon a Piazza Affari.