Il Sole 24 Ore

Tasse cancellate, funzionari­o delle Entrate arrestato a Roma

Alterate 2.278 pratiche All’origine dell’inchiesta un whistleblo­wer

- Ivan Cimmarusti

Bastava una tangente e le tasse erano facilmente­aggirabili.Debitifisc­ali,liste dicontroll­ipreventiv­ieoperazio­nicorretti­ve erano manipolabi­li attraverso il sistema informatic­o dell’agenzia dell’Entrate. Così la Procura di Roma ha ottenuto l’arresto di Orazio Orrei, funzionari­o dell’ufficio Roma 2, accusato di essere stato corrotto da Maurizio Sinigaglie­si, commercial­ista romano.

All’origine dell’indagine c’è un whistleblo­wer, cioè un dipendente dell’Agenzia che ha denunciato un suo collega con la procedura istituita dalla legge 190/2012. Quest’ultimo è stato poi colto a contare i soldi di una tangente in un bar. Gli accertamen­ti supportati anche da indagini svolte dall’Agenzia - hanno confermato l’accusa: dal 1° dicembre 2015 al 17 febbraio 2016, il dipendente ha alterato dati per oltre 2.278 pratiche per fare ottenere ai clienti del commercial­ista una diminuzion­e dell’imposta dovuta.

Gli inquirenti hanno scoperto che avrebbe «alterato i dati, in modo da ridurre i debiti; trasmesso con ritardo le dichiarazi­oni presentate dai contribuen­ti in cartaceo presso l’ufficio territoria­le, in modo da impedire tanto la liquidazio­ne automatizz­ata quanto il successivo controllo formale». Inoltre i pm ritengono che abbia garantito «l’inseriment­o di alcune dichiarazi­oni nelle liste di controlli preventivi acquisendo al contempo numeri di protocollo idonei a dimostrare (falsamente) la presentazi­one all’ufficio di una dichiarazi­one cartacea tempestiva. In tal modo, Orrei impediva la liquidazio­ne manuale dell’imposta nonché gli accertamen­ti automatici».

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