Conte: deviazione dello 0,4% Moscovici esclude il contagio
Il presidente del Consiglio con Bruxelles farà leva su riforme e crescita
Il governo italiano risponderà ai rilievi della Commissione europea entro lunedì prossimo, anche se i margini per proseguire un «dialogo costruttivo» sono molto stretti. Il ministro dell’Economia, Tria, oggi solleverà la questione in Consiglio dei ministri. Esclusa l’eventualità di modifiche, il presidente del Consiglio, Conte, farà leva sulle riforme strutturali che dovrebbero giustificare le previsioni di crescita. «Alla Commissione spiegherò che la deviazione sul deficit/Pil non è così grave. La deviazione è dello 0,4% perché già con la clausola di salvaguardia per l’Iva eravamo al 2%» ha detto Conte. Sdrammatizza il commissario Moscovici: «Non c’è rischio di contagio. Dialogare è fondamentale».
Più che un “dialogo costruttivo” quello tra Roma e Bruxelles potrebbe trasformarsi, nei prossimi giorni, in un “dialogo tra sordi” dall’esito tutt’altro che scontato. Il sentiero è stretto e i margini di trattativa estremamente ridotti da una parte e dall’altra. Ma la tempistica della procedura verrà rispettata. Fonti di Palazzo Chigi confermano che il Governo italiano risponderà alla lettera di richiamo dell’Ue entro mezzogiorno di lunedì prossimo a testimoniare la volontà di non interrompere il «dialogo costruttivo» con la Commissione Ue. Non sono invece previsti nuovi incontri tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Ue, JeanClaude Juncker.
«Non c’è motivo di cambiare la manovra, ci siederemo al tavolo con la Commissione – taglia corto il premier Giuseppe Conte da Bruxelles la lettera è l’inizio di un percorso». Molto meno diplomatico il vicepremier, Matteo Salvini: «Abbiamo le corazzate europee che vogliono smontare l’Italia ma difenderò la manovra con le unghie e con i denti». Esclusa l’eventualità di modificare la manovra, quale saranno gli elementi della risposta italiana? Già oggi al Consiglio dei ministri il ministro dell’Economia Tria solleverà la questione e ne discuterà con i suoi colleghi. Conte punta soprattutto a fare leva sulle riforme strutturali che dovrebbero giustificare le previsioni di crescita. «Alla Commissione inoltre spiegherò – ha preannunciato ieri Conte alla fine del vertice Asem di Bruxelles - che la deviazione sul deficit/Pil non è così grave. La deviazione è dello 0,4% perchè già con la clausola di salvaguardia per l’Iva eravamo al 2%». I quattro decimali indicati dal premier (7,2 miliardi) sono la distanza fra il deficit 2019 di partenza, intorno al 2% per la frenata della crescita e la disattivazione degli aumenti Iva, e il 2,4% fissato dal governo. La “deviazione senza precedenti”, intorno all’1,5% del Pil, contestata da Bruxelles misura invece la distanza fra i sei decimali di taglio del deficit strutturale chiesto dalla Commissione e «l’espansione fiscale vicina all’1%» proposta dall’Italia secondo i calcoli europei. Nei conteggi italiani l’aumento di deficit strutturale è un po’ più leggero, pari allo 0,8% del Pil, e ieri il ministro dell’Economia Tria ha passato la giornata con i suoi collaboratori più stretti a preparare le «motivazioni» per la risposta. La Commissione Ue definirà una decisione sull’Italia nella riunione di martedì prossimo a Strasburgo sulla base di quella che sarà la risposta del Governo italiano. Ma i tempi stringono perché si cerca di evitare che questo appuntamento politico e l’altro legato alle decisioni delle agenzie di rating si intreccino aggravando le tensioni sullo spread.
Messaggi sdrammatizzanti arrivano tuttavia dal commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, anche ieri a Roma dove ha visto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco e il ministro degli Esteri, Enzo Maovero Milanesi. «Non c’è rischio di contagio e comunque noi non commentiamo i mercati» afferma Moscovici. «Dialogare è fondamentale - aggiunge la questione è delicata ma la “palla” è ora nel campo delle autorità italiane che ci risponderanno entro lunedì». Quanto alle mosse di Bruxelles, Moscovici rileva che «la decisione della Commissione sarà basata sull’interesse generale, la missione della Commissione Ue è assicurare prosperità economica a tutti gli Stati membri». Moscovici apprezza però che «tutti gli interlocutori nella due giorni a Roma si sono espressi a che l’Italia rimanga fermamente al centro dell’Europa, che i disaccordi che abbiamo sul bilancio devono essere discussi nell'ambito delle regole europee».